I soci dell'associazione Archeotuscia hanno riscoperto un'importante traccia della storia passata della Tuscia, riguardante la necropoli di Norchia. Quest'ultima fu scoperta nel 1808 da Francesco Orioli e da padre Pio Semeria. Molti studiosi, dopo costoro, hanno effettuato ricerche e studi approfonditi nell'area, la speranza era quella di riuscire a riportare alla luce nuove ed importanti testimonianze dal passato. Ma i mezzi a disposizione all'epoca, purtroppo, non hanno permesso che si realizzasse questo desiderio.
Gli studiosi di Archeotuscia, Mario Sanna e Luciano Ilari, hanno collaborato strettamente con lo studioso Luciano Proietti, riuscendo ad individuare un'importantissima tomba rupestre, datata al IV secolo a.C., circondata dalla vegetazione e ben conservata. Una tomba che presenta caratteristiche poco frequenti nelle necropoli dell'Etruria interna.
Si tratta di un semidado con tetto displuviato sulla facciata. Tetto che presenta, scolpite, delle travi a rilievo. E' un unicum, nel suo genere, che conservava un'altra sorpresa per i ricercatori: un'epigrafe scolpita nello specchio della finta porta, in cui è inciso il nome del proprietario della sepoltura.
Questa importante tomba fa parte di un gruppo di dieci sepolture decentrate rispetto alla necropoli di Norchia, purtroppo già "infestate" da scavi clandestini.
Gli studiosi di Archeotuscia, Mario Sanna e Luciano Ilari, hanno collaborato strettamente con lo studioso Luciano Proietti, riuscendo ad individuare un'importantissima tomba rupestre, datata al IV secolo a.C., circondata dalla vegetazione e ben conservata. Una tomba che presenta caratteristiche poco frequenti nelle necropoli dell'Etruria interna.
Si tratta di un semidado con tetto displuviato sulla facciata. Tetto che presenta, scolpite, delle travi a rilievo. E' un unicum, nel suo genere, che conservava un'altra sorpresa per i ricercatori: un'epigrafe scolpita nello specchio della finta porta, in cui è inciso il nome del proprietario della sepoltura.
Questa importante tomba fa parte di un gruppo di dieci sepolture decentrate rispetto alla necropoli di Norchia, purtroppo già "infestate" da scavi clandestini.
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