martedì 28 giugno 2011

Nuove scoperte ad Aquileia

Lacerto di pavimento musivo
ritrovato ad Aquileia
Durante lo scavo e l'esplorazione di un pozzo artesiano, nell'ambito della ristrutturazione di un'abitazione privata, si è ritrovato un edificio affacciato sulla strada che delimitava, ad ovest l'isolato occupato dal complesso basilicale di Aquileia. Lo scavo è stato effettuato dalla ditta ArcheoTest Srl in uno dei quartieri più densamente popolati della città sin dall'antichità.
Quello che è emerso dà idea di una lunga continuità di vita dalla prima età imperiale, quando venne costruito un muro, ad oggi, quando il muro fu più volte riutilizzato. Nel IV secolo d.C. fu creato un vano accessibile dalla strada per mezzo di un'apertura fiancheggiata da pilastri. Nel vano è visibile un pavimento musivo a crocette nere su fondo bianco.
L'assedio di Attila e le successive trasformazioni storiche che portarono al declino di Aquileia, indussero al riutilizzo dell'ambiente mosaicato, nel IV secolo d.C., mediante la chiusura dell'ingresso originario con un muro e la sopraelevazione dei livelli pavimentali. I resti ritrovati, pertanto, testimoniano una continuazione di vita in epoca altomedioevale che non è ancora ben documentata, dal punto di vista archeologico. E' soprattutto importante la localizzazione di quanto è stato ritrovato: accanto alla Basilica cristiana che, fin dalla sua creazione, si pose come polo aggregativo della Aquileia tardoantica, poi medioevale ed ora moderna.
Interessantissimo sarà completare l'esplorazione anche attraverso lo studio della vegetazione, dal VI al V secolo d.C. ad oggi. Se ne occuperà il paleobotanico Marco Marchesini. Durante lo scavo si sono prelevati numerosi campioni di terreno che sono stati setacciati per recuperare, in particolare, i pollini in essi contenuti.

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