giovedì 2 giugno 2011

Tracce di Amenhotep III riemergono in Egitto

Volto della statua di Amenhotep III
ritrovata in Egitto
Una squadra di archeologi egiziani ed europei ha disotterrato una statua colossale del faraone Amenhotep III nel suo tempio funerario sulla riva occidentale del Nilo, vicino Luxor.
La statua è finemente scolpita nell'alabastro, estratto dalle cave di Hatnub, nel Medio Egitto, la statua mostra il re Amenhotep III seduto, con il copricapo nemes (a strisce), un gonnellino a pieghe e la barba rituale. La statua misura 1,20 metri di altezza e presenta il volto ben preservato e ben riconoscibile del faraone. Gli occhi di Amenhotep sono delineati con il kajal, il naso è piccolo e la bocca mostra labbra carnose.
Si pensa che Amenhotep III sia il nonno di Tutankhamon. Il faraone ha regnato sull'Egitto dal 1390 al 1352 a.C., quando l'Egitto era all'apice della sua potenza, prosperità e sviluppo culturale. I sovrani della XVIII Dinastia sono stati ampiamente ritratti nella statuaria egizia. Moltissimi frammenti di statue sono emerse negli anni passati dal tempio funerario di Kom el-Hettan, devastato dalle inondanzioni e dal terremoto del 27 d.C.. Il tempio funerario di Kom el-Hattan era, forse, il più grande tempio funerario mai costruito ed aveva, in origine due ingressi: uno sul lato orientale, sorvegliato da due gigantesche statue del faraone (tuttora esistenti), conosciute come i Colossi di Memnone, ed uno sul lato settentrionale. Le statue che sorvegliavano il lato settentrionale erano originariamente posizionate al cancello del terzo pilone. Molto probabilmente le statue crollarono a causa di un terremoto. La parte retrosante di uno dei due troni sui quali erano assise le statue, è stato già scoperto durante scavi precedenti all'attuale. Presto saranno riassemblati i rimanenti frammenti e Zahi Hawass ha affermato che anche la statua scoperta in questi giorni sarà presto posta nella sua dislocazione originaria.
Gli archeologi, guidati dall'egittologo tedesco-armeno Houring Sourouzian, hanno riportato alla luce anche il ritratto di una divinità, scolpita nella granodiorite. Il volto appartiene ad una divinità maschile che indossa un copricapo a strisce, ritrovato nella parte centrale della corte principale del tempio. Gli archeologi hanno anche ritrovato una stele di quarzite rossa che reca un'inno ad Amenhotep III, che è stata ora ricostruita mettendo insieme 27 pezzi più o meno grandi. La stele reca due scene che rappresentano Amenhotep III e la sua Grande Sposa Reale Tiye mentre recano offerte agli dèi Amon-Ra e Sokar. Il resto della stele è decorato con 25 linee di iscrizioni geroglifiche, che contengono l'elencazione dei templi che Amenhotep III dedicò ai grandi dèi di Tebe.

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