L'affresco della crocifissione ritrovato nella chiesa di S. Anna a Capri |
E' stato ritrovato, nella piccola chiesa dell'isola di Capri dedicata a Sant'Anna, che sorge all'interno del borgo medioevale, un affresco che pare abbia un notevole valore artistico. A dare l'annuncio è stato don Carmine del Gaudio, parroco della chiesa di S. Stefano protomartire.
L'affresco raffigura una crocifissione ed i primi rilievi hanno proposto una datazione al 1300. L'eccezionale scoperta è stata fatta da alcuni operai che lavoravano alla ristrutturazione della piccola chiesa, un tempo prima parrocchia dell'isola, che detenne tale primato fino al 1595. Gli operai stavano intervenendo su una parete quando, attraverso un foro, hanno visto l'affresco, occultato in tempi lontani.
L'affresco presentava una croce lignea della quale, però, per motivi di deterioramento organico, non è stato ritrovato nulla. Gli esperti sono riusciti a riconoscere, poichè ben conservate, le figure della Vergine, di S. Giovanni, di alcuni cherubini e di quello che, in basso a sinistra, sembrerebbe essere il donatore. Tutta la parete, poi, è ricoperta di decori ed elementi geometrici. Gli studiosi dell'arte pensano di poter far risalire l'opera all'epoca giottesca.
La rimozione dell'affresco è avvenuta alla presenza della restauratrice ai Beni Storici Artistici e Antropologici Tina Dal Conzo e dell'architetto Rosalia d'Apice, della Sovrintendenza di Napoli. Si attendono, ora, i restauri che cercheranno di riportare il quadro all'antico splendore per poter essere resa visibile al pubblico.
L'affresco raffigura una crocifissione ed i primi rilievi hanno proposto una datazione al 1300. L'eccezionale scoperta è stata fatta da alcuni operai che lavoravano alla ristrutturazione della piccola chiesa, un tempo prima parrocchia dell'isola, che detenne tale primato fino al 1595. Gli operai stavano intervenendo su una parete quando, attraverso un foro, hanno visto l'affresco, occultato in tempi lontani.
L'affresco presentava una croce lignea della quale, però, per motivi di deterioramento organico, non è stato ritrovato nulla. Gli esperti sono riusciti a riconoscere, poichè ben conservate, le figure della Vergine, di S. Giovanni, di alcuni cherubini e di quello che, in basso a sinistra, sembrerebbe essere il donatore. Tutta la parete, poi, è ricoperta di decori ed elementi geometrici. Gli studiosi dell'arte pensano di poter far risalire l'opera all'epoca giottesca.
La rimozione dell'affresco è avvenuta alla presenza della restauratrice ai Beni Storici Artistici e Antropologici Tina Dal Conzo e dell'architetto Rosalia d'Apice, della Sovrintendenza di Napoli. Si attendono, ora, i restauri che cercheranno di riportare il quadro all'antico splendore per poter essere resa visibile al pubblico.
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