martedì 5 luglio 2011

La giovane donna di Egtved

Ricostruzione della bara di quercia in cui fu
sepolta la ragazza di Egtved
La ragazza di Egtved è uno dei ritrovamenti meglio conservati dell'Età del Bronzo in Danimarca, soprattutto per via dell'abito, in perfette condizioni, che apre nuove conoscenze sulla preistoria danese.
Il corpo ritrovato è quello di una ragazza di 16-18 anni, sepolta in una collina di Egtved circa 3.500 anni fa, avvolta in una pelle di mucca e protetta da una coperta di lana. Sono stati ritrovati solamente i capelli dalla parte sinistra del cranio, il cervello, i denti le unghie e tracce di pelle. I denti della giovane donna hanno permesso di attribuirle l'età al momento della morte.
La ragazza di Egtved indossava una camicia corta ed una gonna al ginocchio. Sullo stomaco le era stata deposta una cintura piatta in bronzo decorato con spirali, forse simbolo del sole. Aveva anche un piccolo pettine di corno fissato alla cintura. Attorno a ciascun braccio vi era un bracciale di bronzo ed aveva un orecchino leggero ad un orecchio. Sulla sua testa vi era una piccola scatola con perni e resti di una retina. Ai suoi piedi era posto un piccolo secchio di corteccia di betulla che conteneva una bevanda di frutta fermentata. E' stato ritrovato anche un piccolo frammento di stoffa con le ossa bruciate di un bambino di 5-6 anni. Poche ossa dello stesso bambino erano custodite in una scatola di corteccia.
La ragazza di Egtved fu ritrovata nel 1921, oggi è in mostra al Museo Nazionale di Copenhagen. E' il ritrovamento meglio conservato dell'Età del Bronzo in Danimarca, anche se la pelle e parte del suo corpo sono scomparsi. Gli esami fatti sul quel che resta del bambino ritrovato assieme alla giovane donna, hanno dimostrato che non si tratta di madre e figlio. Molto probabilmente la ragazza di Egtved fu sacrificata alla morte del bambino.
Nel 1990 il risultato degli esami dendrocronologici sulla bara, hanno accertato che la quercia del cui legno è composta fu tagliata nel 1370 a.C.. La ragazza fu deposta con estrema accuratezza, nella bara, avvolta in morbida pelle di mucca e ulteriormente protetta da una coperta di lana. Quando la bara è stata aperta, 3.500 anni dopo la deposizione, della pelle di mucca rimaneva ben poco, ma erano visibili i lunghi capelli biondi che incorniciavano il volto della ragazza. Un fiore di Achillea fu lasciato sulla sua sepoltura e la presenza di un millefoglie fa ritenere che il funerale sia stato celebrato in estate.

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