Il rilievo con il cavaliere trace |
L'archeologo bulgaro Nikolay Ovcharov ha presentato i suoi nuovi ritrovamenti nella terra dove, un tempo, si trovava il regno di Tracia. Qui il professor Ovcharov ha scavato nella fortezza medioevale di Perperikon, provando l'esistenza di un santuario risalente ad età più antica che ritiene essere quello dedicato a Dioniso.
I rilievi in marmo rappresentanti un cavaliere trace, ritrovati durante gli scavi, sono un'ulteriore prova dell'esistenza di un santuario a Perperikon. La rappresentazione di un cavaliere e della sua cavalcatura è un tema piuttosto ricorrente, nell'iconografia e nella mitologia paleo-balcanica in epoca romana. Si crede che questo cavaliere rappresenti una divinità del pantheon trace, solitamente raffigurato come stele funeraria mentre uccide una fiera con una lancia.
Ovcharov ha scavato nell'antica città di Perperikon, nei monti Rodopi, negli ultimi anni e le sue scoperte hanno sempre dimostrato che questa città, anticamente nota come Hyperperakion, era un centro urbano cruciale durante il medioevo e durante l'impero bizantino. Le scoperte più recenti hanno anche rivelato che Perperikon potrebbe essere stato un antico santuario greco dove i Traci adoravano Dioniso.
Si sa con certezza che a Perperikon, 7000 anni fa, c'era un santuario di roccia deputato al culto del sole. Ne sono state viste le immagini sulla ceramica dell'età della pietra. Uno degli altari di pietra contenuto nel tempio era alto 3 metri ed ha continuato ad essere utilizzato fino a che il cristianesimo ha soppiantato l'antica religione. Il professor Ovcharov ritiene che quello appena ritrovato sia uno dei più famosi santuari dedicati, nell'antichità, a Dioniso, e che si tratti di quello menzionato da Erodoto.
Il tempio era famoso al pari di quello di Apollo a Delfi.
I rilievi in marmo rappresentanti un cavaliere trace, ritrovati durante gli scavi, sono un'ulteriore prova dell'esistenza di un santuario a Perperikon. La rappresentazione di un cavaliere e della sua cavalcatura è un tema piuttosto ricorrente, nell'iconografia e nella mitologia paleo-balcanica in epoca romana. Si crede che questo cavaliere rappresenti una divinità del pantheon trace, solitamente raffigurato come stele funeraria mentre uccide una fiera con una lancia.
Ovcharov ha scavato nell'antica città di Perperikon, nei monti Rodopi, negli ultimi anni e le sue scoperte hanno sempre dimostrato che questa città, anticamente nota come Hyperperakion, era un centro urbano cruciale durante il medioevo e durante l'impero bizantino. Le scoperte più recenti hanno anche rivelato che Perperikon potrebbe essere stato un antico santuario greco dove i Traci adoravano Dioniso.
Si sa con certezza che a Perperikon, 7000 anni fa, c'era un santuario di roccia deputato al culto del sole. Ne sono state viste le immagini sulla ceramica dell'età della pietra. Uno degli altari di pietra contenuto nel tempio era alto 3 metri ed ha continuato ad essere utilizzato fino a che il cristianesimo ha soppiantato l'antica religione. Il professor Ovcharov ritiene che quello appena ritrovato sia uno dei più famosi santuari dedicati, nell'antichità, a Dioniso, e che si tratti di quello menzionato da Erodoto.
Il tempio era famoso al pari di quello di Apollo a Delfi.
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