mercoledì 30 novembre 2011

Selinunte, una città pianificata

Lo scavo di un forno a Selinunte
I Greci non si trovarono sempre in crisi finanziaria, come succede, invece, oggi. Gli archeologi dell'Università di Bonn hanno scoperto da poco una grande area deputata al commercio durante gli scavi in Sicilia. Il responsabile degli scavi in questione è il dottor Martin Benz. Durante due campagne di scavi (2010-2011), gli archeologi hanno riportato alla luce uno dei quartieri artigiani più estesi della civiltà greca, nella città di Selinunte (VII-III secolo a.C.).
Il progetto è, ovviamente, condotto in accordo con le autorità italiane e con l'Istituto Archeologico Germanico. Il suo obiettivo è lo studio di un'area in cui si svolgeva la vita quotidiana dell'antica città che, almeno finora, ha ricevuto davvero scarsa attenzione.
Gli archeologi ritengono che la concentrazione di talune particolari "industrie" e di artigiani specializzati in ben determinate zone della città presuppongono un'attenta pianificazione, volta a migliorare, dal punto di vista organizzativo, sociale e politico la vita in città. Ora il quesito al quale rispondere è essenzialmente: dove si doveva risiedere e lavorare?
La concentrazione di attività artigianali in un particolare quartiere, si è applicata, a Selinunte, principalmente ai fabbricanti di ceramica, che erano concentrati principalmente alla periferia dell'insediamento umano, all'ombra delle mura cittadine. In questo modo il fumo e gli odori non certo piacevoli, emessi dalle fornaci, non disturbavano più di tanto gli altri abitanti.
Gli scavi hanno rivelato che i vasai erano riuniti in vere e proprie cooperative che condividevano l'utilizzo di un gigantesco forno del diametro superiore a 7 metri. Il quartiere degli artigiani di Selinunte si dipanava per più di 600 metri lungo le mura cittadine ed era, pertanto, il quartiere artigiano più grande che si conosca fino ad ora.
Gli scavi di Selinunte sono portati avanti da studenti delle Università di Bonn e di Roma e sono veramente faticosi. Sono, però, una grandissima opportunità per tutti per imparare sul campo le varie tecniche di scavo. Gli archeologi hanno avuto la sorpresa di trovare anche resti più antichi di quelli emergenti al di sotto dei forni di V secolo a.C.. Questo dimostra - anche se gli scavi sono ancora in fase di completamento - che i laboratori dei ceramisti erano presenti in città sin dal VI secolo a.C. e che erano stati intenzionalmente dislocati in periferia già al momento della progettazione dell'impianto urbano cittadino che, come per molte altre colonie greche, era stato prima disegnato accuratamente a tavolino.

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