domenica 29 luglio 2012

Vela Spila, l'alba dell'arte

Uno dei modellini in ceramica da Vela Spila
Nell'attuale Croazia sono state trovate le prove della presenza di una comunità di artisti ed artigiani preistorici che hanno letteralmente "inventato" la ceramica durante l'ultima era glaciale, migliaia di anni prima che la ceramica divenisse di uso comune.
I preziosi reperti consistono in 36 frammenti, molti dei quali ricavati da resti animali modellati e provengono dal sito di Vela Spila, sulla costa adriatica. Gli archeologi pensano che siano i prodotti di una civiltà primitiva dedita anche all'arte che sorse nella regione circa 17.500 anni fa. La ceramica prodotta da questa comunità si diffuse per circa 2500 anni per poi scomparire nel nulla.
La parola croata Vela Spila (o Spilja) significa "grande grotta", si tratta di un grande ambiente scavato nella montagna, ampio circa 1500 metri quadrati, solo in piccola parte esplorati. La grotta è stata continuativamente abitata dall'ultima Era Glaciale (18.000 a.C.), fino alla Media Età del Bronzo (2000 a.C.), ma evidenze archeologiche datano la presenza umana nel luogo fino al 500 a.C.. Gli studiosi ritengono che questa località abbia avuto un'importanza rilevante per gli scambi commerciali nell'Adriatico.
La grotta di Vela Spila
Vela Spila fu visitata, la prima volta, nel 1835 dal collezionista di antichità Nikola Ostoic, ma fu necessario arrivare al 1949 perché si iniziassero delle indagini archeologiche e solo nel 1951 iniziarono i primi scavi che rivelarono i materiali fittili. Si capì che alcuni di questi materiali erano simili ad altri scoperti sulla vicina isola di Hvar, anche se ne differivano in maniera percettibile. Gli scavi si protrassero ancora per trent'anni e tuttora non è stato ancora raggiunto il fondo della grotta. Gli esploratori sono riusciti a scendere fino a sette metri di profondità, individuando resti del 18.000 a.C.. Mano a mano che risalivano, hanno ritrovato resti di epoche più recenti ed anche degli scheletri del tardo Neolitico, inumati in modo particolare: una donna e un uomo in posizione fetale posti uno di fronte all'altra. La scoperta è del 1986 e ad essa si aggiunse la scoperta dei resti di tre bambini molto piccoli morti nel 7000 a.C., la cui deposizione ha suggerito agli studiosi che le antiche popolazioni della zona avessero sviluppato una sorta di spiritualità. Lo strato trovato a circa 80 centimetri sulle sepolture era composto di ceramiche ed altri frammenti che hanno confermato la presenza di un'antica cultura neolitica nell'Adriatico
Il Dottor Preston Miracle, dell'Università di Cambridge ha dichiarato che è molto raro ritrovare resti ceramici appartenenti ad un'epoca preistorica. In particolare i resti ritrovati a Vela rappresentano la prima prova di arte paleolitica nell'ultima fase dell'era glaciale, sviluppatasi indipendentemente da quanto era stato prodotto prima.
Vela Spila è una grande cava di calcare dell'isola di Curzola, nell'arcipelago della Dalmazia centrale. I primi reperti in ceramica sono stati ritrovati nel 2001 ed inizialmente non sono stati presi molto in considerazione. A mano a mano che ne emergevano altri, però, gli studiosi hanno cominciato ad interessarsi ai ritrovamenti, li hanno analizzati con maggiore attenzione ed hanno accertato che la ceramica era stata plasmata da mani umane.
Oggetti ceramici da Vela Spila
La ceramica appartiene ad una cultura chiamata Epigravettiana, sorta 12.000 anni fa, ma la datazione al radiocarbonio ha permesso agli studiosi di datare la cultura di Vela Spila ad un periodo anteriore, compreso tra 17.500 e 15.000 anni fa. Le ceramiche sono state modellate e realizzate con cura ed attenzione dagli artigiani preistorici. Uno dei reperti meglio conservati sembra essere il torso e la zampa di un cavallo o di un cervo. La ceramica, al momento in cui è stata modellata, è stata incisa con solchi e buchi realizzati con vari strumenti in osso o in pietra. Si possono ancora vedere persino le impronte digitali di chi le ha modellate.
Vela Spila era, dunque, il cuore pulsante di una fiorente tradizione artistica completamente indipendente dai modelli coevi della zona. Molti dei reperti, soprattutto i più antichi, sono stati ritrovati accanto ai resti di focolari che, probabilmente, fungevano anche da forni ed i ricercatori hanno ipotizzato che la ceramica fosse stata, ad un certo punto, deliberatamente distrutta in una sorta di atto rituale. Quest'antica comunità ha, dunque, inventato una nuova forma, tutta locale, di ceramica, una nuova tecnologia. Dopo Vela Spila, la prima testimonianza locale riguardo alla ceramica risale all'8000 a.C., ma si tratta di oggetti funzionali e non creati a scopo artistico. 

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