I petroglifi di Las Labras |
Cinquanta chilometri a nord di Mazatlan, nello stato di Sinaloa, nel nordovest del Messico, c'è una spiaggia conosciuta come Las Labras, nella quale le rocce sono letteralmente coperte da oltre 600 petroglifi. Gli archeologi messicani hanno appurato che questi petroglifi risalgono al 2500-1000 a.C.
I siti individuati nella zona sono circa 22 e presentano tutti evidenze certe dell'attività umana. Di questi 22 siti ne sono stati studiati quattro tra il 2010 e il 2012. L'archeologo Joel Santos Ramirez, dell'Istituto Nazionale di Antropologia e Storia (INAH) e il suo team hanno scoperto ceramiche e una sepoltura multipla di cinque individui, due maschi adulti, due adolescenti (un maschio e una femmina) ed un bambino che presentano tutti, tranne il bambino, una mutilazione dentale: i denti sono stati limati a formare una "V". Due degli individui, poi presentavano anche una deformazione cranica, una pratica usuale tra le popolazione di Sinaloa.
Le caratteristiche fisiche della sepoltura hanno permesso a Joel Santos Ramirez di attribuire il sito alla cultura occidentale di Aztatlàn, attiva tra il 750 e il 1250 d.C.. Tra le ceramiche è stato scoperto un pezzo unico, decorato con cerchi concentrici, che sono la caratteristica principale presente in molti petroglifi di Las Labradas, anche se ancora è piuttosto difficile mettere in relazione le incisioni rupestri agli insediamenti di Sinaloa e della cultura chiamata Chicayota. Ramirez pensa che sia proprio la cultura di Chicayota ad aver prodotto i petroglifi.
I siti individuati nella zona sono circa 22 e presentano tutti evidenze certe dell'attività umana. Di questi 22 siti ne sono stati studiati quattro tra il 2010 e il 2012. L'archeologo Joel Santos Ramirez, dell'Istituto Nazionale di Antropologia e Storia (INAH) e il suo team hanno scoperto ceramiche e una sepoltura multipla di cinque individui, due maschi adulti, due adolescenti (un maschio e una femmina) ed un bambino che presentano tutti, tranne il bambino, una mutilazione dentale: i denti sono stati limati a formare una "V". Due degli individui, poi presentavano anche una deformazione cranica, una pratica usuale tra le popolazione di Sinaloa.
Le caratteristiche fisiche della sepoltura hanno permesso a Joel Santos Ramirez di attribuire il sito alla cultura occidentale di Aztatlàn, attiva tra il 750 e il 1250 d.C.. Tra le ceramiche è stato scoperto un pezzo unico, decorato con cerchi concentrici, che sono la caratteristica principale presente in molti petroglifi di Las Labradas, anche se ancora è piuttosto difficile mettere in relazione le incisioni rupestri agli insediamenti di Sinaloa e della cultura chiamata Chicayota. Ramirez pensa che sia proprio la cultura di Chicayota ad aver prodotto i petroglifi.
2 commenti:
L'abitudine di limare i denti e di deformare il cranio fin dalla tenera età sono usanze che si trovano anche presso le popolazioni di stirpe maya. Probabilmente hanno importato questo costume da altre popolazioni, come questa di cui parli...
Deformazioni del cranio sono state riscontrate anche nell'Egitto predinastico e sono comuni anche ad altre popolazioni in epoca più recente. Si riteneva che i crani allungati fossero indice di stirpe nobile se non, addirittura, divina... Che strane tradizioni e che trasversalità tra le varie culture del nostro pianeta!
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