venerdì 26 aprile 2013

Una zona industriale greco-romana vicino Suez

Scavi ad est del Canale di Suez
(Fonte: Ansamed) Produceva anfore, piatti, vasellame vario, ma anche statue in bronzo la "zona industriale" greco-romana, risalente al 200 d.C., che una missione archeologica egiziana ha scoperto nel nord del Sinai, ad est del Canale di Suez.
Ad annunciarlo, il ministro dell'antichità Mohamed Ibrahim che, citato da al-Ahram online, ha definito la scoperta "molto importante", perché mette in risalto le relazioni economiche e commerciali dell'Egitto con i vicini delle coste del Mediterraneo.
La zona è stata scoperta durante uno scavo di routine nel sito archeologico di Tell Abu Seifi, dove sorge il forte eretto dall'imperatore romano Massimino il Trace, che regnò per soli tre anni tra il 235 e il 238 d.C.. Presenta atelier di artigiani e i loro alloggiamenti, magazzini ed una zona amministrativa. Per questo, ha spiegato il ministro delle antichità, il sito dà una buona idea di come potesse essere la vita quotidiana degli addetti della fabbrica dell'epoca. Il direttore della missione Mohamed Abd el-Maqsud, ha spiegato che durante gli scavi è anche stato rinvenuto un blocco di calcare con incisioni in latino sulla disposizione delle legioni all'interno della fortezza e una piccola immagine in terracotta del dio Bes, antica divinità egiziana venerata come protettore della casa.

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