sabato 1 novembre 2014

Il sigillo di Mani

Il sigillo di cristallo di Mani (Foto: Northern
Arizona University)
Un sigillo di antico cristallo di 1700 anni fa e raffigurante il profeta persiano Mani è allo studio dei ricercatori per acquisire maggiori informazioni su questi leader religiosi e sul mondo che gravitava loro intorno.
Mani, fondatore del manicheismo, nacque in Persia nel 216 d.C. e si distinse dai leader religiosi dell'epoca perché lasciò degli scritti sulla dottrina da lui fondata, contrariamente a Gesù Cristo, Maometto e Buddha. Il sigillo che lo raffigura è stato utilizzato proprio per autenticare gli scritti e la corrispondenza di Mani e difenderli dalla contraffazione e dalla distorsione operata - a volte anche inconsapevolmente - da seguaci e avversari.
Il cristallo di rocca che raffigura Mani è piatto su un lato e arrotondato sull'altro, con un intaglio incassato su una metà per creare un'immagine positiva sul lato opposto. Mani vi appare affiancato da due persone, forse due dei suoi discepoli, ed una scritta che recita "Mani, apostolo di Gesù Cristo". Mani morì in carcere nel 274 d.C. a seguito di una persecuzione religiosa che disperse anche i suoi seguaci.
Il sigillo di cristallo "comparve" a Parigi nel 1896, dove venne ospitato nella sezione dedicata alle gemme della Biblioteca Nazionale di Francia. Finora l'importantissimo reperto era sfuggito all'attenzione degli studiosi.

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