mercoledì 13 gennaio 2016

Cina, resti umani con protesi

La protesi ritrovata nel cimitero cinese
(Foto: ancient-origins.net)
Duemila e più anni fa, in Cina, un uomo di modesta estrazione sociale, con uno degli arti inferiori mal funzionante, era dotato di una protesi terminante a zoccolo di cavallo. E' questa la scoperta eccezionale fatta dagli archeologi in un antico cimitero a Turpan.
Con l'uomo, che era piuttosto anziano al momento della morte, è stata sepolta una donna. I ricercatori non sono sicuri che i due corpi siano in qualche relazione l'uno con l'altro. Di certo si sa che la gamba sinistra dell'uomo era deformata, con rotula, femore e tibia fusi insieme. La modesta estrazione sociale dell'uomo è stata dedotta dalla qualità del suo corredo funebre, in cui figuravano un vaso di ceramica, dei bicchieri e delle ciotole e un piatto di legno. Probabilmente l'uomo apparteneva all'etnia Gushi, della quale si conosce veramente poco se non che abitava un tempo l'antica Turpan.
Dopo la morte dell'uomo, la sua sepoltura è stata riaperta per collocarvi il corpo di una giovane donna di circa 20 anni. L'uomo è morto all'età di circa 60-70 anni ed a un certo punto della sua vita aveva contratto la tubercolosi che può essere stata una delle cause della malformazione ossea. Dal momento che la parte superiore della protesi era molto consumata, i ricercatori ritengono che l'uomo l'abbia utilizzata per un lungo lasso di tempo. D'altro canto senza questo supporto sarebbe stato difficile per lui camminare, dal momento che non era in grado di raddrizzare l'arto.

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