domenica 15 maggio 2016

Matariya, Egitto: alla ricerca del tempio di Nectanebo I

Frammento di rilievo scoperto dalla Missione archeologica tedesco-egiziana
a Matariya, in Egitto (Foto: AnsaMed)
(Fonte: AnsaMed) - La missione archeologica tedesco-egiziana a Matariya ha scoperto nuove prove della presenza di un santuario di Nectanebo I (380-363 a.C.) nel recinto del tempio di Heliopolis.
Il Dottor Aiman Ashmawy, capo della squadra egiziana che fa parte della missione, ha detto che il numero dei blocchi provenienti da un'area circoscritta dimostra che il luogo dove si sta attualmente scavando è quello dove sorgeva la costruzione originale del tempio, costituito da rilievi calcarei e colonne, con la parte inferiore delle pareti realizzate in basalto nero. La porta orientale era stata ricavata da arenaria e decorata con iscrizioni e scene rituali.
La Missione archeologica ha anche trovato prove ulteriori della rappresentazione di processioni delle divinità nilotiche con testi esplicativi. Un gruppo di lastre in basalto mostra la processione del VI nomo (regione) dell'Alto Egitto.
Nella stessa area sono stati anche rinvenuti oggetti quali quelli su cui solitamente facevano pratica gli scultori e una statuetta in bronzo della dea Bastet. Il Dottor Dietrich Raue, del Museo Egizio dell'Università di Lipsia (Germania), si è concentrato sugli scavi di una seconda area nella parte sudest del tempio, dove sono stati scoperti un laboratorio del IV secolo a.C. ed un superiore strato di epoca tolemaica. "Questo conferma l'enorme attività dei sovrani della XXX Dinastia in questo santuario", ha detto l'archeologo. Un nuovo tempio di Ramses II, poi, è stato scoperto tra il sito attuale del tempio dello stesso faraone a Suq el-Khamis el-Amis e l'area del tempio di Nectanebo. Sono emersi frammenti di statue colossali e grandi blocchi con rilievi che facevano parte delle pareti.

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