sabato 6 maggio 2017

Un mitreo sul Mar Nero

Scavi nell'antico Castello di Zerzevan (Foto: dailysabah.com)
Scavi archeologici effettuati nel Castello di Zerzevan, nel distretto sudest della provincia di Diyarbakir, in Turchia, hanno portato alla luce un mitreo, dove si svolgevano culti precristiani 1700 anni fa.
Il castello, che si estende su un'area di quasi 60.000 metri quadrati, si trova a 13 chilometri da una località in cui si trovava una base militare di epoca romana. Gli scavi nell'edificio sono in corso dal 2014. Sono stati trovati, finora, i resti di pareti alte 15 metri per 200 metri di lunghezza, una torre di difesa, una chiesa, un locale adibito alla gestione del complesso, un granaio, un deposito per le armi, un santuario sotterraneo, rifugi sotterranei, canali per il trasporto dell'acqua, tombe rupestri e ben 54 cisterne per la raccolta dell'acqua.
Il castello è stato rimaneggiato e rinforzato nel corso dei secoli. Per quanto riguarda il mitreo, esso presenta tre nicchie nella parte occidentale, c'è anche una sorta di piscina, poiché l'acqua - oltre al sangue - era un elemento molto frequente nei riti di Mitra. Il mitreo occupa una superficie di 35 metri quadrati per un'altezza di 2,5 metri.
Il Castello di Zerzevan è situato lungo un'antica via militare, su una collina rocciosa di 124 metri di altezza, in una posizione strategica tra Amida e Dara. Ai suoi piedi una valle ed un percorso chiave per le vie commerciali. Qui vi era anche una guarnigione romana che assistette agli scontri tra i Romani e i Sasanidi. Il primo insediamento venne chiamato Samachi. Le mura del castello risalgono all'epoca di Anastasio (491-518 d.C.) e Giustiniano (527-565 d.C.). Alcune parti sono state completamente ricostruite.

Fonte:
dailysabah.com

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