Pompei, Massimo Osanna e l'affresco appena scoperto dei gladiatori (Foto: touringclub.it) |
Gli archeologi che operano a Pompei hanno rinvenuto un affresco ben conservato raffigurante due gladiatori che combattono tra loro. Uno brandisce una spada corta, l'altro che si arrende mentre il sangue esce fuori dalle ferite che gli sono state inflitte. Il gladiatore sconfitto si rivolge all'imperatore per chiedere pietà.
Pompei antica è ancora in fase di scavo, grazie al progetto "Grande Pompei", finanziato dall'Unione Europea e dall'Italia. Il progetto ha permesso il ritrovamento di domus decorate con affreschi e mosaici nonché scheletri umani intrappolati sotto le macerie.
L'affresco dei gladiatori è stato rinvenuto in quello che era un tempo un seminterrato, probabilmente utilizzato come negozio, sul quale sorgeva una taberna oppure un bordello. L'affresco, che si dipana per una larghezza di 1,5 metri, suggerisce che il luogo doveva essere frequentato da gladiatori, anche perché la Regio V, nella quale è stato rinvenuto, si trovava poco lontano dalla caserma dei gladiatori, in un luogo del parco archeologico di Pompei non ancora aperto al pubblico. L'affresco è riaffiorato durante le operazioni di consolidamento dei fronti di scavo lungo via Vesuvio.
I gladiatori sono stati riconosciuti come un Mirmillone, a sinistra, ed un Trace, con lo scudo a terra. Al di sopra della pittura si intravede l'impronta della scala lignea che doveva collegare l'ambiente inferiore con quello superiore.
Il fondo sul quale sono stati raffigurati i gladiatori è bianco, delimitato su tre lati da una fascia rossa. "E' molto probabile che questo luogo fosse frequentato da gladiatori. - Ha dichiarato il Direttore Generale Massimo Osanna. - Siamo nella Regio V, non lontani dalla caserma dei gladiatori da dove, tra l'altro, provengono il numero più alto di iscrizioni graffite riferite a questo mondo. In questo affresco, di particolare interesse è la rappresentazione estremamente realistica delle ferite, come quella al polso e al petto del gladiatore soccombente, che lascia fuoriuscire il sangue e bagna i gambali. Non sappiamo quale fosse l'esito finale di questo combattimento. Si poteva morire o avere la grazia. L'ambiente di rinvenimento è solo parzialmente portato in luce. Su un lato emerge un'altra piccola porzione di affresco che rivela la presenza di un'altra figura."
Pompei antica è ancora in fase di scavo, grazie al progetto "Grande Pompei", finanziato dall'Unione Europea e dall'Italia. Il progetto ha permesso il ritrovamento di domus decorate con affreschi e mosaici nonché scheletri umani intrappolati sotto le macerie.
L'affresco dei gladiatori è stato rinvenuto in quello che era un tempo un seminterrato, probabilmente utilizzato come negozio, sul quale sorgeva una taberna oppure un bordello. L'affresco, che si dipana per una larghezza di 1,5 metri, suggerisce che il luogo doveva essere frequentato da gladiatori, anche perché la Regio V, nella quale è stato rinvenuto, si trovava poco lontano dalla caserma dei gladiatori, in un luogo del parco archeologico di Pompei non ancora aperto al pubblico. L'affresco è riaffiorato durante le operazioni di consolidamento dei fronti di scavo lungo via Vesuvio.
I gladiatori sono stati riconosciuti come un Mirmillone, a sinistra, ed un Trace, con lo scudo a terra. Al di sopra della pittura si intravede l'impronta della scala lignea che doveva collegare l'ambiente inferiore con quello superiore.
Il fondo sul quale sono stati raffigurati i gladiatori è bianco, delimitato su tre lati da una fascia rossa. "E' molto probabile che questo luogo fosse frequentato da gladiatori. - Ha dichiarato il Direttore Generale Massimo Osanna. - Siamo nella Regio V, non lontani dalla caserma dei gladiatori da dove, tra l'altro, provengono il numero più alto di iscrizioni graffite riferite a questo mondo. In questo affresco, di particolare interesse è la rappresentazione estremamente realistica delle ferite, come quella al polso e al petto del gladiatore soccombente, che lascia fuoriuscire il sangue e bagna i gambali. Non sappiamo quale fosse l'esito finale di questo combattimento. Si poteva morire o avere la grazia. L'ambiente di rinvenimento è solo parzialmente portato in luce. Su un lato emerge un'altra piccola porzione di affresco che rivela la presenza di un'altra figura."
Fonti:
independent
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