domenica 27 dicembre 2020

Pompei: affreschi e sali, una convivenza difficile

Da oltre dieci anni il gruppo IBeA dell'Upv/EHU, annesso al dipartimento di Chimica analitica, lavora a Pompei nell'ambito del progetto Analytica Pompeiana Universitatis Vasconicae-APUV.
Diversi studi, condotti presso la Domus di Marco Lucrezio, la Domus di Arianna e la Domus degli Amorini Dorati, hanno portato gli studiosi alla conclusione che "i sali emanati dall'eruzione sono responsabili del danno peggiore ed immediatamente percepibile agli affreschi. Il sale si dissolve e di conseguenza i pigmenti, lo strato pittorico, la malta possono andar persi", ha affermato Maite Maguregui, capo ricercatore di questo studio.
I ricercatori hanno concluso che gli ioni lisciviati dai materiali piroclastici e le acque sotterranee ricche di ioni provenienti dalle rocce vulcaniche provocano la cristallizzazione di questi sali una volta portati in superficie, a contatto con l'aria e l'umidità. Per conservare i dipinti murali, dunque, è necessario sapere quale sia il carico di sale dei piroclasti circostanti per poter bloccare, ridurre o prevenire potenziali danni.
L'eruzione del Vesuvio ha espulso una gran quantità di materiale piroclastico che non è omogeneo in tutta l'area coinvolta negli effetti dell'eruzione. Sono stati, pertanto, analizzati diversi campioni di minerale raccolti in varie parti del territorio interessato. Si è concluso che i sali analizzati coincidono con quelli rilevati sui dipinti.
I sali analizzati negli affreschi contengono ioni di fluoro, di origine vulcanica. Il fluoro non è uno dei principali elementi dell'atmosfera. L'emergere di questi sali di fluoro sta ad indicare che i materiali vulcanici e le acque sotterranee stanno esercitando una notevole influenza sulla cristallizzazione dei sali. Proprio grazie al fluoro rintracciato sugli affreschi è possibile tracciare l'impatto che è stato esercitato e continua ad essere esercitato dai piroclasti e dalle acque sotterranee.
Il prossimo obiettivo degli studiosi è quello di mappare gli affreschi su larga scala per indagare l'entità dei sali ed essere anche in grado di determinare i passaggi che il personale addetto alla conservazione deve seguire nel disotterrare un affresco.

Fonte:
Eurekalert.com

Foto: la studiosa Maite Maguregui rileva la presenza di sali su uno degli affreschi di Pompei (IBeA / UPV/EHU)

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