venerdì 22 dicembre 2023

Iraq, mattoni antichi e magnetismo terrestre

Un mattone del regno di Nabucodonosor II
(Foto: Museo Slemani)

Gli antichi mattoni della Mesopotamia contengono indizi magnetici che aiuteranno gli archeologi a decodificare l'epoca. Uno studio ha scoperto che i mattoni che portano i nomi dei re mesopotamici sono stati contrassegnati da cambiamenti nel campo magnetico terrestre.
La scoperta potrebbe aiutare a datare l'era in modo più accurato e fornire una visione migliore di un'anomalia geomagnetica avvenuta circa 3000 e 2500 anni fa.
Ricercatori britannici, statunitensi e israeliani hanno esaminato i granelli di ossido di ferro presenti in 32 mattoni cotti. Ciascuno di questi mattoni proveniva dall'area dell'antica Mesopotamia, attuale Iraq, e ciascuno recava inciso il nome del re regnante al momento della produzione. Complessivamente, sui mattoni erano incisi i nomi di 12 re mesopotamici.
Il campo magnetico della terra lascia una traccia nei composti magnetici come l'ossido di ferro. Poiché il campo magnetico cambia di intensità, queste tracce cambiano nel tempo e i ricercatori sono stati in grado di individuarlo grazie ad un magnetometro. I ricercatori hanno combinato il magnetismo dei mattoni con i documenti archeologici dei re e hanno creato una "mappa storica" del magnetismo nell'antica Mesopotamia. Questa mappa potrebbe essere utilizzata per datare altri oggetti che non sono facilmente incisi con il nome di un re conosciuto.
I ricercatori sono stati anche in grado di confermare l'anomalia magnetica levantina, un punto di alta intensità magnetica verificatosi tra il 1050 ed il 550 a.C. nell'attuale Iraq. Un'altra interessante caratteristica presente in cinque mattoni è la traccia di un rapido cambiamento magnetico durante il regno di Nabucodonosor II, che durò dal 604 al 562 a.C.

Fonte:
cosmosmagazine.com

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