domenica 26 ottobre 2025

Roma, scoperti i resti di una grande basilica paleocristiana circiforme

Roma, la basilica scavata tra il 1993 ed il 2013
(Foto: Lucrezia Spera)

Un nuovo tassello della Roma cristiana delle origini riaffiora dal sottosuolo del suburbio meridionale della capitale. Tra le vie Appia ed Ardeatina, all'interno del comprensorio della catacomba di San Callisto, è stata scoperta una grande basilica funeraria di età costantiniana, risalente al IV secolo
La basilica individuata, lunga 68 metri e larga 29, presenta una pianta circiforme, ovvero con le navate laterali che si sviluppano attorno all'abside, secondo un modello architettonico diffuso in epoca costantiniana e che richiama per struttura quella di un circo. Si tratta della settima basilica rinvenuta nel suburbio romano. Il sito, di proprietà della Santa Sede, ricade entro i confini della vasta area funeraria della catacomba di San Callisto, uno dei principali complessi sepolcrali della Roma paleocristiana.
Gli archeologi ritengono che la basilica possa essere datata agli anni Trenta o Quaranta del IV secolo, in piena età costantiniana. Gli elementi emersi, sia dal punto di vista strutturale sia in relazione al contesto circostante, sembrano confermare l'identificazione con la chiesa menzionata dalle fonti antiche in corrispondenza delle tombe dei santi Marco e Marcelliano, martiri della tradizione cristiana romana. Questa basilica, secondo testimonianze documentarie, era ancora meta di pellegrinaggio nel VII secolo.
La ricerca, che si è avvalsa di metodologie all'avanguardia ed ha potuto contare su strumentazioni come il georadar, la tomografia elettrice e la magnetometria, si è svolta in collaborazione con l'Università della Tuscia e con il supporto tecnico dell'Italferr, azienda specializzata in pratiche di archeologia preventiva.
Nella stessa zona Vincenzo Fiocchi Nicolai, Professore ordinario di Archeologia cristiana e medioevale all'Università di Roma Tor Vergata, aveva già diretto, tra il 2006 ed il 2013, un'estesa campagna di scavo che aveva portato alla luce un'altra basilica di tipologia simile, anch'essa circiforme, fondata da papa Marco nel 336 d.C., lo stesso papa che poi vi venne sepolto.
Un fondamentale contributo scientifico alla comprensione del sito arriva dalla collaborazione con il laboratorio di Antropologia del Dipartimento di Biologia dell'Università di Roma Tor Vergata, diretto dalle Professoresse Olga Rickards e Cristina Martinez-Labarga. L'analisi degli inumati rinvenuti in passato e quelli che si prevede emergeranno nel corso dei futuri scavi potrà fornire importanti indicazioni non solo sulle pratiche funerarie dell'epoca, ma anche sulla composizione demografica, le condizioni sanitarie e gli stili di vita delle comunità cristiane nel suburbio romano del IV secolo.

Fonte:
finestresullarte.info

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