Alcuni archeologi hanno trovato, nei pressi della città di Troia, in Turchia, i resti di un uomo e di una donna che, secondo le stime, dovrebbero essere morti nel 1200 a.C., la fatidica data della leggendaria guerra narrata da Omero.
La notizia è stata diffusa dal professor Ernst Pernicka, docente di archeometria all'Università di Tubingen. I corpi sono stati ritrovati vicino ad una linea di difesa, all'interno della città dell'Età del Bronzo.
Qualora si abbia la conferma che i corpi realmente appartengono ad individui morti nel 1200 a.C., si avrà un ulteriore tassello da aggiungere al puzzle sulla veridicità della storia raccontata da Omero. Troia fu riportata alla luce da Heinrich Schliemann nel 1870. Il professor Pernicka ha accertato che gli oggetti di ceramica, ritrovati accanto ai corpi, risalgono al 1200 a.C. ma ha aggiunto che i due corpi potrebbero essere stati sepolti 400 anni più tardi, in quella che gli archeologi chiamano Troia VI o Troia VII, vale a dire stratificazioni successive del medesimo luogo abitato.
La notizia è stata diffusa dal professor Ernst Pernicka, docente di archeometria all'Università di Tubingen. I corpi sono stati ritrovati vicino ad una linea di difesa, all'interno della città dell'Età del Bronzo.
Qualora si abbia la conferma che i corpi realmente appartengono ad individui morti nel 1200 a.C., si avrà un ulteriore tassello da aggiungere al puzzle sulla veridicità della storia raccontata da Omero. Troia fu riportata alla luce da Heinrich Schliemann nel 1870. Il professor Pernicka ha accertato che gli oggetti di ceramica, ritrovati accanto ai corpi, risalgono al 1200 a.C. ma ha aggiunto che i due corpi potrebbero essere stati sepolti 400 anni più tardi, in quella che gli archeologi chiamano Troia VI o Troia VII, vale a dire stratificazioni successive del medesimo luogo abitato.
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