Cocci, mattoni e pietre sono quello che rimane di un insediamento romano, forse un'antica fattoria risalente al periodo imperiale. E' stato scoperto quasi per caso, grazie alle ruspe di un cantiere per la costruzione della nuova tangenziale di Sommariva Bosco (Cn).
Il sindaco di Sommariva si è dichiarato stupito del ritrovamento, in quanto non si avevano testimonianze dell'abitato di Sommariva prima dell'anno Mille. A breve i resti, però, saranno ricoperti. Sono stati, nel frattempo, rinvenuti alcuni sesterzi e resti di oggetti in ceramica che sono allo studio della Sorpintendenza per i beni archeologici del Piemonte.
La villa di Sommariva Bosco sarebbe riconducibile a quello che, in epoca imperiale, fu il territorio di Pollentia. I muretti in pietra, emersi dallo scavo, forse erano recinti o stalle. Purtroppo non ci sono fondi disponibili per indagare oltre.
Il sindaco di Sommariva si è dichiarato stupito del ritrovamento, in quanto non si avevano testimonianze dell'abitato di Sommariva prima dell'anno Mille. A breve i resti, però, saranno ricoperti. Sono stati, nel frattempo, rinvenuti alcuni sesterzi e resti di oggetti in ceramica che sono allo studio della Sorpintendenza per i beni archeologici del Piemonte.
La villa di Sommariva Bosco sarebbe riconducibile a quello che, in epoca imperiale, fu il territorio di Pollentia. I muretti in pietra, emersi dallo scavo, forse erano recinti o stalle. Purtroppo non ci sono fondi disponibili per indagare oltre.
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