lunedì 2 novembre 2009

Di cosa morì il granduca di Toscana?


Francesco I de' Medici, granduca di Toscana dal 1574 al 1587 non fu avvelenato come finora si era creduto, ma morì di malaria. Nelle sue ossa sono state trovate tracce dell'agente della malaria perniciosa che avvalorano le testimonianze dell'epoca.
Lo studio in merito è stato pubblicato sull'ultimo numero della rivista "Archeologia Viva" a firma del professor Gino Fornaciari, paleopatologo dell'Università di Pisa.
Il giallo di Francesco I dura dal lontano 19 ottobre 1587, quando morì improvvisamente, all'età di 46 anni, nella villa di Poggio a Caiano, in provincia di Prato. I medici di corte scrissero che il sovrano era stato vittima di un attacco di malaria ma la voce popolare mormorava che, in realtà, il granduca fosse stato vittima dell'arsenico, a causa dei dissapori che lo separavano dal fratello Ferdinando che, si diceva, aspirava a subentrare sul trono granducale pur essendo cardinale di Santa Romana Chiesa. La moglie di Francesco I, Bianca Cappello, morì il giorno dopo il marito e, sempre secondo la voce popolare, era stata avvelenata anche lei.
Quest'anno, invece, si hanno i risultati delle analisi sui resti del granduca, effettuate dalla Divisione di Paleopatologia dell'Università di Pisa, in collaborazione con il Laboratorio di Parassitologia dell'Università di Torino. Un esame condotto su alcuni campioni di osso spugnoso di Francesco I, mirante a verificare la presenza di Plasmodium falciparum, agente della malaria perniciosa è risultato positivo. La malattia che pose fine alla vita del granduca di Toscana era tra le più frequenti cause di mostre, tanto che aveva già portato nella tomba due fratelli di Francesco, i piccoli Giovanni e Garzia, nonché la stessa madre del granduca, Eleonora di Toledo, moglie di Cosimo I, fondatore del granducato.

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