Il Teatro di Balbo, a Roma, inaugurato al tempo di Augusto e poco lontano dal Circo Flaminio, è l'edificio più sconosciuto tra quelli dedicati all'intrattenimento nell'antica Roma. Fu costruito nel settore meridionale del Campo Marzio durante gli interventi urbanistici voluti da Augusto.
Il costruttore del teatro, Lucio Cornelio Balbo, nativo di Cadice, in Spagna, di professione banchiere, investì nel progetto una buona parte di quello che aveva guadagnato nella guerra contro la popolazione libica dei Garamanti, sui quali celebrò un trionfo, l'ultimo da parte di un privato cittadino, nel 19 d.C.. I lavori durarono circa quattro anni. Augusto aveva imposto a chi avesse celebrato un trionfo di costruire un monumento con il bottino di guerra. Teatro ed annessa Crypta furono inaugurati nel 13 a.C. e, forse, l'area in cui era stato edificato apparteneva allo stesso Balbo, oppure ad uno zio stretto collaboratore di Giulio Cesare.
Il primo a parlare del Teatro di Blbo è stato Ovidio ma le informazioni più dettagliate le fornisce Plinio il Vecchio, che si sofferma, in particolare, su quattro piccole colonne di onice. L'incendio di epoca Sillana, uno dei tanti che funestò la capitale, probabilmente investì anche l'edificio di Balbo il quale, comunque, andò distrutto in epoca domizianea, quando dovette cedere spazio all'edificio in cui si distribuiva il grano alla popolazione.
Il Teatro di Balbo fu, forse, ricostruito in epoca severiana perchè se ne trova traccia nella Forma Urbis. Da questa antica pianta di Roma, si evince che al di là della cavea dovevano esserci tre templi che gli archeologi hanno identificato, con qualche riserva, con quelli dedicati a Vulcano, Iupiter Fulgur e Iuno Curitis.
Forse il teatro terminò la sua funzione nel V secolo d.C.. Al suo posto sorse un castello, il Castrum aureum e nella vicina Crypta trovò posto la chiesa di S. Maria Domine Rose. Nel XIII secolo parte del castello, il Trullum, era proprietà dei de Stacio.
Nel pieno della sua funzione, il teatro poteva contenere almeno 7700 persone.
Nel Quattrocento il perimetro circolare del Teatro di Balbo era ancora visibile, ma scomparve nel XVI secolo, quando la famiglia Mattei iniziò ad edificare in questa zona.
Anche un teatro analogo, scoperto a Cadice, nel 1980, potrebbe essere stato costruito da Balbo che, in fin dei conti, era originario proprio di quella città nonchè membro di una famiglia del luogo piuttosto nota. Probabilmente quest'edificio venne costruito tra il 30 ed il 20 a.C., un periodo piuttosto oscuro, nella vita di Balbo, che era stato console nel 32 a.C. ed avrebbe combattuto in Africa nel 20. Il teatro di Cadice, dunque, potrebbe essere stato il modello del teatro di Roma
Il costruttore del teatro, Lucio Cornelio Balbo, nativo di Cadice, in Spagna, di professione banchiere, investì nel progetto una buona parte di quello che aveva guadagnato nella guerra contro la popolazione libica dei Garamanti, sui quali celebrò un trionfo, l'ultimo da parte di un privato cittadino, nel 19 d.C.. I lavori durarono circa quattro anni. Augusto aveva imposto a chi avesse celebrato un trionfo di costruire un monumento con il bottino di guerra. Teatro ed annessa Crypta furono inaugurati nel 13 a.C. e, forse, l'area in cui era stato edificato apparteneva allo stesso Balbo, oppure ad uno zio stretto collaboratore di Giulio Cesare.
Il primo a parlare del Teatro di Blbo è stato Ovidio ma le informazioni più dettagliate le fornisce Plinio il Vecchio, che si sofferma, in particolare, su quattro piccole colonne di onice. L'incendio di epoca Sillana, uno dei tanti che funestò la capitale, probabilmente investì anche l'edificio di Balbo il quale, comunque, andò distrutto in epoca domizianea, quando dovette cedere spazio all'edificio in cui si distribuiva il grano alla popolazione.
Il Teatro di Balbo fu, forse, ricostruito in epoca severiana perchè se ne trova traccia nella Forma Urbis. Da questa antica pianta di Roma, si evince che al di là della cavea dovevano esserci tre templi che gli archeologi hanno identificato, con qualche riserva, con quelli dedicati a Vulcano, Iupiter Fulgur e Iuno Curitis.
Forse il teatro terminò la sua funzione nel V secolo d.C.. Al suo posto sorse un castello, il Castrum aureum e nella vicina Crypta trovò posto la chiesa di S. Maria Domine Rose. Nel XIII secolo parte del castello, il Trullum, era proprietà dei de Stacio.
Nel pieno della sua funzione, il teatro poteva contenere almeno 7700 persone.
Nel Quattrocento il perimetro circolare del Teatro di Balbo era ancora visibile, ma scomparve nel XVI secolo, quando la famiglia Mattei iniziò ad edificare in questa zona.
Anche un teatro analogo, scoperto a Cadice, nel 1980, potrebbe essere stato costruito da Balbo che, in fin dei conti, era originario proprio di quella città nonchè membro di una famiglia del luogo piuttosto nota. Probabilmente quest'edificio venne costruito tra il 30 ed il 20 a.C., un periodo piuttosto oscuro, nella vita di Balbo, che era stato console nel 32 a.C. ed avrebbe combattuto in Africa nel 20. Il teatro di Cadice, dunque, potrebbe essere stato il modello del teatro di Roma
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