mercoledì 14 aprile 2010

Ancora sorprese nella terra d'Egitto

Una collezione di ben quattordici tombe greco-romane, mummie ed oggetti vari, risalenti al III secolo d.C., sono stati scoperti nell'oasi di Baharya, in Egitto. Gli archeologi pensano che questo importante ritrovamento sia il segno dell'esistenza, in situ, di una vasta necropoli greco-romana.
Le tombe sono state ritrovate durante i lavori per la preparazione delle fondamenta di un edificio destinato alla gioventù. Il Dottor Mahmoud Affifi, direttore delle antichità del Cairo e di Giza, si sta adoperando per isolare l'area e sospendere i lavori finquando la necropoli non sarà venuta alla luce.
Affifi ha detto che le sepolture avevano tutte una pianta estremamente semplice, consistente in una lunga scala che termina in una stanza contenente, ad ogni angolo, delle mastabe, utilizzate per seppellire i defunti.
Gli scavi hanno anche permesso di scoprire un sarcofago di appena 97 centimetri, appartenente ad una donna abbigliata con vesti romane e recante, su di sé, dei gioielli.
L'oasi di Baharya, conosciuta, in antico, anche come Oasi del Nord è la stessa dove, nel 1996, Zahi Hawass scoprì la Valle delle Mummie d'Oro con la sua favolosa collezione di ben 17 sepolture e 254 mummie. Grazie alla presenza costante di acqua ed alla disponibilità di minerali, l'oasi è stata costantemente abitata sin dal Paleolitico. Durante il regno di Alessandro il Grande, qui si eresse un tempio in suo onore.

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