mercoledì 30 marzo 2011

Le terme di Frosinone


Nei pressi di piazza De Mattheis, a Frosinone, è stato scoperto, nel 2007, un vasto settore di un impianto termale. Le indagini hanno permesso di evidenziare strutture murarie relative a un complesso tardo repubblicano. A nord è stato scavato un ambiente delimitato da murature a secco, costituite da pietre calcaree, frammenti di laterizio, dolia e terra argillosa. A questo ambiente era associato un dolio privo di orlo, interrato all'esterno, del diametro di 97 centimetri, conservato dal fondo per 70 centimetri di altezza. Il vano era parte, forse, di un piccolo insediamento rustico ed è stato datato, in accordo con la ceramica ritrovata in situ, tra il II e il I secolo a.C. Sono state ritrovate diverse strutture murarie, non connesse le une con le altre. La prima struttura emersa, coperta in parte dalla fogna moderna, è costituita da blocchi in calcare e basalto messi in opera a secco, con frammenti di laterizi. Nella costruzione a secco sono stati utilizzati basoli, pietre calcaree sbozzate, frammenti di dolia e di tegole. Questi muri sono stati intercettati e tagliati per la costruzione dell'impianto idrico del complesso termale e, poi, sono stati coperti da uno strato battuto, forse un piano di calpestio esterno alle terme. Fra i reperti ritrovati e pertinenti a queste strutture, vi sono frammenti di ceramica a vernice nera, impasto chiaro sabbioso e da fuoco, aghi e spatoline in osso, chiodini di bronzo e una pedina da gioco graffita ricavata da un recipiente in ceramica a vernice nera. La tecnica edilizia risale al III-II secolo a.C., mentre la ceramica invetriata romana e la sigillata italica sembrano suggerire un abbandono delle strutture in età imperiale. Le indagini archeologiche hanno evidenziato un'occupazione dell'area fra il III e il I secolo a.C., con una struttura abitativa di tipo rustico. Questo stanziamento sembra cessare nel primo secolo dell'mpero. Nel III secolo d.C. qui venne eretto un complesso termale. Le strutture individuate (il fronte meridionale e parte del limite occidentale del complesso) si estendono su un'area di 500 mq, ma la superficie originale doveva essere ben più estesa. Indicativi sono i rinvenimenti avvenuti nel 2000, vale a dire diverse strutture murarie analoghe a quelle delle terme ed una rampa basolata in pendenza. Questi resti possono essere parte delle terme con ingresso in via Latina. Si sono conservati solo ambienti dei sottoservizi, quali l'ipocausto o pilae o prefurnium, le vasche, le fondazioni e la rete idrica di drenaggio e smaltimento delle acque. Le strutture murarie sono costituite da cortina in opera laterizia con fette di mattoni su entrambi i lati e nucleo in calcestruzzo. Le suspensurae dell'ipocausto sono alte 50 centimetri e disposte su file parallele, distanti tra loro 30-40 centimetri. Molti dei laterizi impiegati ed altri frammenti conservano impresso un bollo del quale non è stato possibile riscontrare confronti diretti. Le intercapedini parietali sono costituite da tegole poste con le alette contro il muro.

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