giovedì 28 aprile 2011

La nave imperiale di Ostia



Durante i lavori di rifacimento del ponte che collega Ostia a Fiumicino, è affiorata la parte superiore della fiancata destra di un'imbarcazione della prima età imperiale.
"La scoperta è una novità - ha dichiarato Anna Maria Moretti, Sovrintendente archeologico di Roma e Ostia Antica - perchè a questa profondità, 4 metri dal piano attuale di campagna, non è mai capitato di trovare un'imbarcazione ma solo stratificazioni o una struttura. Al momento sono affiorati 11 metri di fiancata, né la poppa né la prua, ma ci sono resti di cordami. Il restauro è delicatissimo: la barca è costantemente ricoperta d'acqua perchè il legno non si secchi e il relitto va trattato con metodologia sofisticata".
In realtà il ritrovamento è di un mese fa, ma è stato tenuto gelosamente segreto fino ad ora. Gli archeologi hanno ben compreso l'importanza della scoperta alla quale stavano lavorando. Lo scafo della nave è intrappolato in uno spesso strato di argilla che ha impedito al legno di marcire ed ha, nel contempo, sigillato la nave. La poca acqua che filtra attraverso l'argilla è servita a mantenere elastico il materiale ligneo.
Ovviamente il mondo dell'archeologia è in fibrillazione, perchè questo importantissimo ritrovamento avvalora l'ipotesi dell'esistenza di altri reperti simili. Ostia Antica, infatti, si trova a un paio di chilometri da quello che era il porto imperiale più importante d'Italia: lo scalo con due bacini voluto e fatto realizzare da Claudio e Traiano a mò di specchio d'acqua esagonale capace di ospitare fino a 400 imbarcazioni. Vista la posizione della nave appena emesa, gli archeologi pensano che potesse esservi, nei pressi di Ostia Antica, un terzo bacino portuale.
Paola Germoni, direttore scientifico dei lavori, ha affermato che l'antica linea di costa era arretrata, rispetto all'attuale, di circa 4 metri.

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