sabato 18 giugno 2011

I gemelli divini di Teul

Corte per il gioco della palla
Gli archeologi messicani hanno ritrovato un monolito probabilmente ricollegabile al gioco della palla e risalente ad un periodo tra il 900 e il 1000 d.C.. Il ritrovamento è avvenuto presso un sito archeologico nello stato di Zacatecas.
La scultura precolombiana giaceva ad una profondità di 1,5 metri mentre un'altra scultura, raffigurante un giocatore, è stata ritrovata alla fine dello scorso anno nello stesso complesso, noto come El Teul. Gli esperti pensano che i pezzi fin qui ritrovati ricordano i "gemelli divini" menzionati nel testo sacro dei Maya, il "Popol Vuh".
La scultura ritrovata recentemente è sostanzialmente una figura cilindrica quasi intatta, alta 1,75 metri con un diametro di 56 centimetri. Giaceva a terra in seguito al crollo dei muri della corte in cui è stata ritrovata. Il pezzo è privo della testa e finora è stato recuperato solo un frammento di un orecchio. El Teul, che si trova su una collina avente lo stesso nome, fuori la cittadina di Teul de Gonzales Ortega, fu uno dei pochi insediamenti americani ad essere abitato continuativamente dal 200 a.C. fino alla conquista spagnola nella prima metà del XVI secolo. Fu centro cerimoniale per eccellenza dei Caxcanes, indigeni seminomadi che opposero una feroce resistenza ai conquistadores spagnoli e furono definitivamente sconfitti tra il 1540 e il 1542.
Le due sculture di giocatori di palla sono un unicum tra le altre sculture ritrovate nel Mesoamerica. I due monoliti, uno dei quali concepito inizialmente senza testa, l'altro con testa e corpo, alludevano, forse, ad un'antica storia che si ritrova nel Popol Vuh, in cui uno dei gemelli divini Hunahpu e Ixbalanque, fu decapitato prima che suo fratello potesse trarlo in salvo.
Una mappa estremamente precisa disegnata, alla metà del XIX secolo, dall'ingegnere geodetico tedesco Carl de Berghes, ha dimostrato l'esistenza di diverse costruzioni precolombiane presso El Teul, tra cui una corte per il gioco della palla caratterizzata dal possedere, ai quattro angoli, altrettante sculture. Frammenti di una delle due sculture ritrovate recentemente (forse parti di una spalla), sono state ritrovate nell'angolo nord-ovest della Corte.

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