sabato 18 giugno 2011

Un'indagine...sporca!

Un archeologo in uno dei condotti
fognari dell'antica Ercolano
Alcuni ricercatori dell'Herculaneum Conservation Project, fondazione filantropica diretta dal professor Andrew Wallace-Hadrill, stanno compiendo studi approfonditi per scoprire come si nutrivano i romani e come vivevano.
Dai primi risultati, ottenuti dall'analisi degli escrementi sepolti sotto il fango dell'eruzione del 79 d.C., rinvenuti nelle fognature di Ercolano, pare che l'alimentazione fosse ricca di fibre vegetali. In un campione è stato addirittura rinvenuto un alto numero di globuli bianchi, segno di un'infezione batterica in corso.
Jane Thompson, direttrice del progetto, ha spiegato che sono stati finora raccolti 750 sacchi di escrementi umani. Lo studio di questi materiali collegato a chi viveva e lavorava nell'edificio prossimo al luogo di raccolta, consentirà di approfondire molti aspetti della vita quotidiana degli antichi abitanti di Ercolano. Gli archeologi hanno pulito due fognature principali, che correvano sotto il Cardo III e il Cardo V. E' stato rinvenuto un deposito di deiezioni alto mezzo metro. Il sistema di canalizzazione delle acque nell'antica città era estremamente efficiente: le fogne correvano sotto diverse strade lungo l'asse nord sud del centro abitato. In questi canali i ricercatori hanno raccolto anche 170 e più casse di manufatti: vasellame, una lampada e persino 60 monete, pille d'oro, perle e un anello d'oro decorato da una gemma.

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