Comalcalco |
Gli archeologi messicani hanno scoperto un cimitero che risale all'811 d.C. nello stato di Tabasco, a sud est del Messico. La scoperta è stata fatta vicino la Grande Acropoli di Comalcalco ed ha portato alla riesumazione di 116 persone.
"La scoperta di quello che è il cimitero più grande mai scoperto in territorio Maya, suggerisce che si tratti di sepolture pre-Colombiane. Sessantasei delle sepolture in urne corrispondono a individui appartenenti all'elite Maya, gli altri 50 - disposti in posizione differente tutt'intorno alle prime - ai loro compagni nel dopo morte", ha detto il coordinatore del progetto Ricardo Armijo.
Sono stati anche utensili e ceramiche associate alle sepoture, alcune in forme di animali, altre in forme umane riccamente abbigliate. Poi decine di rasoi e coltelli di ossidiana, molti frammenti di metallo e oltre 70.000 cocci di ceramica.
Un analisi degli oggetti ritrovati ha rivelato che le sepolture risalgono a circa 1200 anni fa, anche se non è ancora stato fatto uno studio completo. Gli scheletri conservati presentano caratteristiche proprie della cultura maya, come le deformazioni del cranio.
"La scoperta di quello che è il cimitero più grande mai scoperto in territorio Maya, suggerisce che si tratti di sepolture pre-Colombiane. Sessantasei delle sepolture in urne corrispondono a individui appartenenti all'elite Maya, gli altri 50 - disposti in posizione differente tutt'intorno alle prime - ai loro compagni nel dopo morte", ha detto il coordinatore del progetto Ricardo Armijo.
Sono stati anche utensili e ceramiche associate alle sepoture, alcune in forme di animali, altre in forme umane riccamente abbigliate. Poi decine di rasoi e coltelli di ossidiana, molti frammenti di metallo e oltre 70.000 cocci di ceramica.
Un analisi degli oggetti ritrovati ha rivelato che le sepolture risalgono a circa 1200 anni fa, anche se non è ancora stato fatto uno studio completo. Gli scheletri conservati presentano caratteristiche proprie della cultura maya, come le deformazioni del cranio.
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