domenica 31 luglio 2011

Kha e l'oggetto misterioso

Lo "strano oggetto" ritrovato nel corredo di Kha
Da circa cento anni o poco più, gli archeologi si stanno interrogando sulla funzione di un oggetto ritrovato nella sepoltura di un architetto egizio. Una studiosa, ora, sostiene che possa trattarsi del primo goniometro conosciuto al mondo, basandosi sui numeri codificati nella parte interna e sulle incisioni riportate sulla superficie.
L'oggetto misterioso è stato ritrovato nella tomba dell'architetto Kha, che ideò e costruì le tombe dei faraoni della XVIII Dinastia, intorno al 1400 a.C.. La tomba di Kha fu scoperta nel 1906, dall'archeologo italiano Ernesto Schiaparelli, a Deir el-Medina, nei pressi della Valle del Re.
Nel corredo funerario dell'architetto dei faraoni sono stati trovati diversi oggetti interessanti. Oltre al sarcofago di Kha, ornato di decorazioni d'oro e fatto di legno di cedro, sono stati rinvenuti oggetti di uso quotidiano: letti, poggiatesta, sgabelli, vasi canopi, tuniche e vesti di lino, contenitori con biancheria e addirittura cibo fossilizzato: varie specie di pane, olive, aglio. Inoltre, una elegante sedia decorata con una statuetta appoggiata sopra raffigurante Kha.
Kha fu sepolto anche con tutti gli attrezzi del mestiere: due cubiti (unità di misura pari a 52,5 cm), uno in legno di acacia e ripiegabile, contenuto in un astuccio di pelle rossa con una piccola cinghia per poterlo appendere alla cintura; l'altro ricoperto in lamina d’oro con incise alcune iscrizioni, donatogli direttamente dal faraone.
Questi oggetti sono ora esposti al Museo Egizio di Torino.
Amelia Sparavigna, fisico del Politecnico di Torino, pensa che uno degli strumenti ritrovati nella tomba dell'architetto Kha sia un goniometro. La chiave di volta, sostiene la studiosa, sono i numeri che "decorano" questo strano oggetto, che somiglia ad una bussola con sedici "petali" spaziati tra loro in modo uniforme e circondati da un anello con 36 angoli. Questi ultimi richiamano i decani, vale a dire i 36 gruppi di stelle conosciuti dagli antichi Egizi. Sparavigna sostiene che, dunque, l'oggetto aveva due scale, una basata su frazioni egiziane (i sedici petali) e l'altra sui decani (i 36 angoli).
Kate Spence, archeologa all'Università di Cambridge, specializzata proprio in architettura egizia, non è convinta di questa spiegazione e ritiene che l'oggetto misterioso ritrovato nella tomba di Kha sia puramente decorrativo. Gli egiziani, afferma, quando vogliono sanno essere estremamente accurati nell'esecuzione e nella resa degli oggetti e questo misterioso congegno non sembra avere una fattura granchè accurata.
La tomba di Kha conteneva anche il corredo della moglie Merit, tra cui figura una parrucca di capelli veri di color nero, ancora impiastricciata del grasso del profumo che vi era stato fatto sciogliere sopra.

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