domenica 2 ottobre 2011

La necropoli di Castel d'Asso

La necropoli rupestre di Castel d'Asso
La necropoli di Castel d'Asso si trova a circa 10 chilometri dalla città di Viterbo. A differenza delle altre necropoli rupestri dell'Etruria, questa necropoli possiede molte tombe a facciata in un'estensione piuttosto limitata rispetto alla quantità di sepolcreti. Essa occupa per circa 250 metri il lato settentrionale della vallata del fosso Freddano.
Castel d'Asso è stata identificata con l'antica Axia, città citata da Cicerone nell'orazione "Pro Caecina". La città esisteva già in epoca arcaica, come dimostra il ritrovamento di alcune terrecotte architettoniche databili al 550-530 a.C.. Axia fiorì soprattutto nel IV secolo a.C., come centro minore del territorio tarquiniese. Nel III secolo a.C. venne conquistata dai Romani e, grazie alla sua posizione tra la via Clodia e la Cassia, continuò a prosperare. Il declino iniziò con la prima età imperiale, fino all'abbandono del sito nella tarda antichità e la ripresa nell'alto Medioevo. Nel IX-X secolo vi fu anche eretto un castello, del quale rimane qualche rovina.
La necropoli di Castel d'Asso fu scoperta nel 1817 e presenta tombe su tre ordini, di cui quello superiore molto più ampio rispetto agli altri due. Le testimonianze del periodo arcaico sono scarse, maggiori sono quelle della fine del IV e II secolo a.C.. La forma predominante delle sepolture è quella a dado e tutte recano, sulla facciata, la raffigurazione della Finta Porta, la porta dell'Aldilà, evidenziata da uno spesso cordolo a rilievo. Tra le tombe più importanti vi è la tomba Orioli, che prende nome dall'archeologo viterbese che, per primo, scoprì questa località: è molto articolata ed ha una grande camera sepolcrale con oltre sessanta deposizioni che coprono un periodo dal 250 al 150 a.C.. La tomba più spettacolare è la Tomba Grande con un ambiente inferiore a tre ingressi, un profondo corridoio d'accesso ed un ampio vano sepolcrale. Qui sono ancora conservati 14 sarcofagi, alcuni dei quali senza coperchio, dei 40 che vi sono stati rinvenuti. Tutte le tombe presentano caratteri di riutilizzo nel corso dei secoli, da parte di contadini e pastori. Sono presenti, anche, sui fascioni esterni, delle iscrizioni etrusche che indicano la tomba e i suoi proprietari.
Una sepoltura arcaica è stata ritrovata nei pressi di Castel d'Asso, in località Pian della Fame, ed è composta di due camere coassiali con un interno decorato da un cordone rilevato che segue il contorno dell'architrave e degli stipiti. Esternamente questa tomba ha il disegno di quella che viene comunemente definita la porta dorica.

Nessun commento:

Antichi rituali di sacrifici umani: l'incaprettamento femminile

Francia, le sepolture neolitiche rinvenute in grotta (Foto: stilearte.it) Uno studio, pubblicato da Science advances , ha portato alla luce ...