domenica 1 luglio 2012

La più antica perla d'Arabia

La perla ritrovata a Umm al Quwain
Ricercatori francesi hanno riportato alla luce la più antica perla naturale mai trovata in un sito dell'età neolitica in Arabia. Il ritrovamento suggerisce che la pesca delle perle da ostrica sia stata effettuata, per la prima volta, proprio in questa regione.
La scoperta è stata effettuata nell'emirato di Umm al Quwain, si pensa che la perla possa essere datata tra il 5547 e il 5235 a.C.. Finora la perla più antica era stata ritrovata in Giappone ed era stata datata al 5000 a.C.. La perla ritrovata negli Emirati Arabi ha un diametro di 2 millimetri ed è solo l'ultimo di una serie di ritrovamenti nei siti archeologici della penisola araba. Nel corso degli anni sono state riportate alla luce ben 101 perle di età neolitica, provenienti dalla grande ostrica perlifera Pinctada Margaritifera e dalla Pinctada Radiata, un'ostrica molto più piccola, più facile da raccogliere, che fornisce perle di qualità superiore.
"La scoperta delle perle archeologiche dimostra l'esistenza di un'antica tradizione di pesca che oggi non esiste più", hanno affermato i ricercatori. La madreperla è stata una risorsa importante per l'economia delle locali comunità neolitiche. Le perle venivano raccolte per il loro valore estetico e per accompagnare i defunti nel loro ultimo viaggio. Infatti la perla ritrovata a Umm al Quwain è stata recuperata proprio in una sepoltura. I ricercatori hanno constatato, scavando le locali necropoli, che spesso le perle erano disposte sul volto del defunto, precisamente sul labbro superiore.
Nel V millennio a.C. le perle naturali forate a metà erano associate con individui di sesso maschile, quelle completamente forate con individui di sesso femminile. Tuttora, nella regione, le perle continuano ad avere una grande importanza, un elemento di distinzione sociale.

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