sabato 20 ottobre 2012

La flotta di Kubilai Khan

Gli scavi di quel che resta della flotta di Kubilai Khanfc  
Kubilai Khan, nipote di Gengis Khan, estese il suo dominio dall'Oceano Pacifico al Mar Nero. Nel 1279 divenne il primo imperatore non cinese e diede inizio alla dinastia Yuan, che governò l'attuale Mongolia, la Cina, la Corea ed altre regioni asiatiche.
La sua ambizione di estendere il suo dominio su terre più lontane, però, lo portò alle più tragiche sconfitte, come quella seguita alla spedizione navale che doveva dar luogo all'invasione del Vietnam nel 1288.
Oggi, 725 anni dopo quel tragico evento, archeologi australiani stanno scavando il sito in cui la flotta di Kubilai Khan fu distrutta dagli antichi vietnamiti. Questi avevano attirato i mongoli sul fiume Bach Dang in coincidenza con il ritiro della marea. Nel fiume i vietnamiti avevano posizionato centinaia di pali di legno appuntiti, invisibili con l'alta marea. Quando le acque del mare iniziarono a ritirarsi, l'intera flotta dell'imperatore mongolo rimase praticamente infilzata nei pali, le navi furono affondate o date alle fiamme.
Gli archeologi vietnamiti scavano sul Bach Dang da diversi anni, ma le loro ricerche sono incomplete a causa della mancanza di strumentazioni idonee e di sovvenzioni in denaro, senza contare i cacciatori di tesori che hanno più volte depredato il fondo del fiume. Ora, grazie all'intervento degli archeologi australiani, che hanno portato attrezzature sofisticate ed anche sovvenzioni, sono stati individuati i pali in legno utilizzati dagli antichi vietnamiti per arrestare per sempre la marcia di Kubilai Khan verso la loro terra.

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