sabato 2 febbraio 2013

Cuma, scavi al tempio di Giove

Cuma, esti del tempio di Giove e della chiesa
cristiana al suo interno
Un gruppo di archeologi della Seconda Università degli Studi di Napoli, sotto la guida di Carlo Rescigno, titolare della cattedra di Archeologia della Magna Grecia, hanno lavorato per mesi sulla collina di Cuma dove, un tempo, sorgeva un tempio dedicato a Giove.
Lo scopo dello scavo era di scandire la cronologia del tempio e come poteva essere inserito nel tessuto urbanistico. Al tempio, durante il medioevo, venne sovrapposto un edificio di culto cristiano che si avvalse della planimetria del tempio. Gli archeologi hanno ritrovato più di ottanta tombe con corredi funerari e ossa. Le sepolture sono a cassa in mattoni o tegole, ma anche a sarcofago. Alcune sepolture sono state rinvenute ad una certa profondità, al punto che gli archeologi hanno pensato che si trattasse di un utilizzo della sepoltura verticale a casse sovrapposte.
Fonte battesimale della chiesa cristiana
Gli studi di alcune sepolture hanno permesso di rilevare tracce di decorazione pittorica. Rilevante è un frammento di affresco che rappresenta, nell'antica chiesa, un vescovo del X secolo d.C.. Si stanno studiando anche le decorazioni pavimentali che andarono ad aggiungersi alle preesistenti decorazioni romane. L'antica chiesa era a tre navate, con un battistero circolare e tre gradini di accesso. Il battistero era alimentato da una cisterna.
Cuma, il tempio di Giove
Il ritrovamento di alcuni capitelli dorici fanno pensare ad un edificio preesistente al tempio di Giove, che lo sostituì inglobandolo.
Gli archeologi pensano che il santuario pagano abbia avuto anche una vita intermedia, tra i tempio arcaico e quello romano, testimoniata da un pavimento tagliato dalla fondazione dei muri della cella di epoca romana. In quest'ultima, in epoca paleocristiana, furono costruiti un altare centrale in marmo, un podio (cattedra episcopale), seggi e schola cantorum.
Con la sepoltura di un vescovo e del clero che serviva la chiesa cristiana, si spera di trovare anche le sepolture dei santi Massimo e Giuliana.
Il tempio di Giove fu riportato alla luce tra il 1924 e il 1932. Alcuni archeologi ritengono che, in realtà, l'edificio di culto pagano fosse stato dedicato a Demetra, antica divinità patria dei Cumani. Il santuario venne eretto forse verso la fine del VI secolo a.C.. Nel I secolo a.C. il tempio era circondato da portici a pilastri in laterizio che lo dividevano in cinque navate.

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