Esempio di tavolette scritte in Lineare B da Pilo |
La storia della civiltà micenea è dominata dall'influsso della cultura minoica, che si sviluppò a Creta sin dal 3000 a.C.. Tanto l'influsso minoico è presente nell'arte micenea primitiva che alcuni studiosi ritengono che la parte meridionale della Grecia fosse una colonia cretese. Anche l'arte della guerra micenea subì l'influsso della cultura minoica.
Le prime armi, le prime corazze dei Micenei avevano avuto origine proprio dalla Creta minoica. I Minoici non erano Greci e la loro scrittura, il lineare A, non è stato ancora decifrato. I Micenei, al contrario, erano Greci e la loro scrittura, il lineare B, è stato decodificato. Questa scrittura è giunta fino ai nostri giorni su tavolette d'argilla ritrovate tra le rovine dei palazzi micenei, in particolare tra le rovine di Pilo e della Cnosso micenea. Si tratta di registrazioni di transazioni economiche della società che ruotava intorno al palazzo.
Attorno al 1400 a.C., Cnosso, centro minoico di Creta, venne distrutto da un terremoto. Profittando di questa calamità naturale, i Micenei della Grecia continentale si impadronirono dell'isola, ricostruirono Cnosso dandogli l'aspetto di un palazzo miceneo e fecero di Creta parte del loro regno. La civiltà micenea divenne, dunque, la potenza dominante del mar Egeo.
I Micenei ne approfittarono per estendere in tutto il Mediterraneo i loro commerci e per entrare in stretto contatto con le civiltà più vicine, in modo particolare con gli Ittiti, i Siriani e gli Egizi. Con questi ultimi i Micenei scambiarono anche mercenari da impiegare nei rispettivi eserciti.
Quello che si conosce dell'esercito miceneo è stato ricostruito grazie all'archeologia, attraverso reperti pittorici, lapidi funerarie, oggetti preziosi, fonti testuali e ritrovamenti di armi ed equipaggiamenti bellici.
Le prime armi in uso agli abitanti della Grecia continentale erano fionde, archi, asce da battaglia, mazze in pietra, i cui esempi più antichi risalgono al 2150 a.C. circa. Fionde ed archi ebbero fortuna anche presso i Micenei, ma gli eserciti vennero organizzati solamente durante l'Età del Bronzo (2150-1550 a.C.). In questo periodo cessarono di essere utilizzate le asce da battaglia e le mazze e le armi in pietra furono sostituite da spade e lance.
Le prime notizie di un esercito miceneo organizzato risalgono al XVI secolo a.C. ed anche in questo caso è notevole l'influenza minoica. Il primo esercito, tra il 1600 e il 1300 a.C., era composto da lancieri pesanti supportati da soldati armati di spada, dalla fanteria leggera e dai carri da guerra pesanti. Si trattava di un esercito impiegato solitamente nelle battaglie convenzionali, contro nemici organizzati allo stesso modo.
Nel XIII secolo a.C., il sistema militare miceneo subì un radicale cambiamento, soprattutto per quel che riguarda l'equipaggiamento e la tattica. Di questo cambiamento sono state trovate le tracce nei manufatti provenienti dal palazzo di Pilo. Pilo si trovava nella regione della Messenia, sulla costa occidentale del Peloponneso. Durante gli scavi del palazzo, tra il 1939 e il 1966, venne ritrovata una grande quantità di tavolette in Lineare B ed affreschi di carattere militare. Questi ultimi raffiguravano un esercito armato alla leggera, estremamente mobile, incentrato sul combattimento sparso.
Questo decisivo cambiamento è stato interpretato, dagli studiosi, con un aumento delle incursioni da parte dei predoni stranieri sulle coste micenee, in seguito allo spostamento di grandi masse di persone a seguito di guerre e catastrofi naturali. Proprio nel XIII secolo a.C. molti centri micenei, tra i quali la stessa Micene, eressero poderosi bastioni in pietra a difesa delle loro cittadelle. Intorno al 1200 a.C. Pilo venne distrutta e quasi tutti gli altri centri micenei vennero devastati. Gli studiosi discutono ancora sulle ragioni di questa catastrofe, attribuita ora a cause naturali, ora ad un evento bellico di grande portata. Alcune città furono ricostruite e rioccupate, ma la civiltà micenea quale si conosceva fino a quel momento scomparve per sempre. Fu un periodo oscuro per la Grecia, dalla quale il Paese emerse solo nel periodo conosciuto come classico.
Le prime armi, le prime corazze dei Micenei avevano avuto origine proprio dalla Creta minoica. I Minoici non erano Greci e la loro scrittura, il lineare A, non è stato ancora decifrato. I Micenei, al contrario, erano Greci e la loro scrittura, il lineare B, è stato decodificato. Questa scrittura è giunta fino ai nostri giorni su tavolette d'argilla ritrovate tra le rovine dei palazzi micenei, in particolare tra le rovine di Pilo e della Cnosso micenea. Si tratta di registrazioni di transazioni economiche della società che ruotava intorno al palazzo.
Attorno al 1400 a.C., Cnosso, centro minoico di Creta, venne distrutto da un terremoto. Profittando di questa calamità naturale, i Micenei della Grecia continentale si impadronirono dell'isola, ricostruirono Cnosso dandogli l'aspetto di un palazzo miceneo e fecero di Creta parte del loro regno. La civiltà micenea divenne, dunque, la potenza dominante del mar Egeo.
Micene, particolare della Porta dei Leoni |
Quello che si conosce dell'esercito miceneo è stato ricostruito grazie all'archeologia, attraverso reperti pittorici, lapidi funerarie, oggetti preziosi, fonti testuali e ritrovamenti di armi ed equipaggiamenti bellici.
Le prime armi in uso agli abitanti della Grecia continentale erano fionde, archi, asce da battaglia, mazze in pietra, i cui esempi più antichi risalgono al 2150 a.C. circa. Fionde ed archi ebbero fortuna anche presso i Micenei, ma gli eserciti vennero organizzati solamente durante l'Età del Bronzo (2150-1550 a.C.). In questo periodo cessarono di essere utilizzate le asce da battaglia e le mazze e le armi in pietra furono sostituite da spade e lance.
Le prime notizie di un esercito miceneo organizzato risalgono al XVI secolo a.C. ed anche in questo caso è notevole l'influenza minoica. Il primo esercito, tra il 1600 e il 1300 a.C., era composto da lancieri pesanti supportati da soldati armati di spada, dalla fanteria leggera e dai carri da guerra pesanti. Si trattava di un esercito impiegato solitamente nelle battaglie convenzionali, contro nemici organizzati allo stesso modo.
Nel XIII secolo a.C., il sistema militare miceneo subì un radicale cambiamento, soprattutto per quel che riguarda l'equipaggiamento e la tattica. Di questo cambiamento sono state trovate le tracce nei manufatti provenienti dal palazzo di Pilo. Pilo si trovava nella regione della Messenia, sulla costa occidentale del Peloponneso. Durante gli scavi del palazzo, tra il 1939 e il 1966, venne ritrovata una grande quantità di tavolette in Lineare B ed affreschi di carattere militare. Questi ultimi raffiguravano un esercito armato alla leggera, estremamente mobile, incentrato sul combattimento sparso.
Questo decisivo cambiamento è stato interpretato, dagli studiosi, con un aumento delle incursioni da parte dei predoni stranieri sulle coste micenee, in seguito allo spostamento di grandi masse di persone a seguito di guerre e catastrofi naturali. Proprio nel XIII secolo a.C. molti centri micenei, tra i quali la stessa Micene, eressero poderosi bastioni in pietra a difesa delle loro cittadelle. Intorno al 1200 a.C. Pilo venne distrutta e quasi tutti gli altri centri micenei vennero devastati. Gli studiosi discutono ancora sulle ragioni di questa catastrofe, attribuita ora a cause naturali, ora ad un evento bellico di grande portata. Alcune città furono ricostruite e rioccupate, ma la civiltà micenea quale si conosceva fino a quel momento scomparve per sempre. Fu un periodo oscuro per la Grecia, dalla quale il Paese emerse solo nel periodo conosciuto come classico.
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