domenica 1 dicembre 2013

Sessantacinque anni di scavi a Kultepe

Alcuni dei reperti rinvenuti a Kultepe (Foto:AA)
E' terminata la sessantaseiesima stagione di scavi nel tumulo di Kultepe, in Anatolia, con nuove scoperte. La prima stagione di questi scavi iniziò nel 1948.
Proprio in quest'ultima stagione di scavi sono stati riportati alla luce i resti di un grande monumento che verrà esaminato con attenzione. La struttura ha una superficie di 75 metri per 60 e costituisce il più grande edificio trovato non solo in Anatolia ma anche nel Medio Oriente. La località di scavo ha restituito reperti di 4500 anni fa. L'insediamento che vi fa capo mostra una stratigrafia che va dall'Età del Bronzo all'epoca romana.
Il reperto più importante è una tavoletta del 2000 a.C., nel quale vengono enunciati diversi regni locali anatolici, il più forte dei quali era il regno di Kanis. Il primo obiettivo degli scavi è stato quello di scoprire la storia di questa parte dell'Anatolia nell'Età del Bronzo. Sono stati riportati alla luce, pertanto, insediamenti dell'epoca. Da Kanis, poi, gli archeologi si sono spostati a Karum, dove è attestata una comunità assira. Questa comunità, formata prevalentemente da commercianti, si stabilì a Karum 4000 anni fa, portando con sé l'alfabeto e la scrittura.
Finora sono state ritrovate 23.500 tavolette cuneiformi ma i ricercatori pensano che altre possano essere nascoste sotto la zona di Kultepe non ancora scavata, che è immensa.

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