sabato 25 ottobre 2014

Ritrovamenti medioevali in provincia di Torino

Scavi nel pavimento del battistero
di San Giovanni
I lavori di restauro del Battistero di San Giovanni, presso la pieve di San Lorenzo a Settimo Vittone, in provincia di Torino, hanno permesso il ritrovamento di importanti resti archeologici. Il complesso monumentale di San Lorenzo, di proprietà del comune di Settimo Vittone, era, un tempo, meta dei pellegrini della via Francigena e dei cultori dell'architettura medioevale, grazie anche all'impianto del battistero ottagonale collegato alla pieve di San Lorenzo, che agli affreschi che decorano le pareti interne.
Nella scorsa estate sia il battistero che gli affreschi sono stati oggetto di alcuni interventi di restauro che hanno interessato la pavimentazione del battistero di San Giovanni e il corridoio di collegamento alla chiesa. Nel corso dell'intervento di scavo all'interno del battistero di San Giovanni, del IX secolo d.C., sono emerse evidenze di un edificio precedente. Si tratta, con molta probabilità, di un edificio battesimale di cui la datazione è ancora incerta e che si pensa di poter datare non appena i lavori di scavo saranno completati.
Battistero e pieve sorsero in età carolingia e sono esempi di architettura preromanica in Piemonte, edificati servendosi di ciottoli e schegge di pietra locale. Il campanile è un'aggiunta più tarda, rispetto all'edificio religioso, risalendo con tutta probabilità al XIII secolo. Successiva è anche l'abside con funzione di presbiterio del battistero.
Pieve di S. Lorenzo a Settimo Vittone (Foto: Wikipedia)
Originariamente il battistero era a sé stante, rispetto alla chiesa, alla quale venne in seguito collegato da un passaggio costruito sul lato meridionale. La pieve ha aula unica e vi si accede attraverso il campanile, poggiato alla navata. Una leggenda vuole che qui sia stata seppellita Ansgarda, figlia di Ascario I, moglie ripudiata di Ludovico II re di Francia.
La pieve svolgeva, un tempo, le funzioni di chiesa castrense, così come afferma un documento del 1232. Gli affreschi interni, che corrono lungo le pareti del corridoio che porta al battistero, testimoniano l'evoluzione della pittura in terra canavese. Le raffigurazioni più antiche sono i frammenti del Giudizio Universale nell'arco absidato.

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