La sorgente di Gihon (Foto: biblepaces.com) |
Il tunnel di Ezechia, o tunnel di Siloe, era, un tempo, parte dell'eccezionale sistema idrico di Gerusalemme. Venne costruito durante l'Età del Ferro (fine VIII secolo a.C.) e tuttora è considerato uno dei tesori architettonici della città. Venne menzionato anche nella Bibbia, che afferma che a farlo realizzare fu re Ezechia di Giuda (2 Cronache 32, 2-4; 2 Re 20,20), che stava preparandosi a difendere Gerusalemme dall'attacco del re assiro Sennacherib.
Il tunnel è di circa 530 metri di lunghezza, il che lo rende, forse, il tunnel più lungo costruito nell'antichità. Quello di Euphalios, in Grecia, è lungo 335 metri. Serviva a fornire di acqua tutta Gerusalemme ed era noto persino in Egitto. Ezechia temeva che gli Assiri avrebbero stretto Gerusalemme in un lungo assedio e che i suoi cittadini avrebbero finito per morire di sete. Così fece scavare una serie di gallerie per evitare che ciò accadesse. Il tunnel collega la sorgente di Gihon con la piscina di Siloe.
La sorgente di Gihon, una sorgente di origine carsica il cui nome significa "sgorga", era anche chiamata la Fontana della Vergine e per secoli fornì l'acqua a Gerusalemme. Si trova in una grotta nei pressi della Valle del Cedron e si stima potesse fornire acqua per 2500 abitanti. La piscina di Siloe è stata scavata nella roccia nella parte meridionale delle Gerusalemme vecchia. Nel corso dei secoli è stata alimentata grazie a due acquedotti.
Il tunnel di Ezechia è stato utilizzato dagli abitanti di Gerusalemme per molti anni. Non si sa ancora di preciso quando ha smesso di fornire acqua alla città. Venne descritto per la prima volta in un testo moderno nel 1625, dallo scrittore e orientalista italiano Francesco Quaresmius, che aveva visitato la città.
Nel XIX secolo il tunnel è stato esplorato dal biblista americano Edward Robinson. Nel 1865 l'ufficiale britannico Charles Warren lo esplorò a sua volta, ma nessuno di loro riuscì a dare una descrizione dettagliata del sito. Warren credeva che fosse legato alla storia della piscina di Siloe che, forse, venne anch'essa scavata per ordine di re Ezechia.
Nel 1884 venne scoperta l'iscrizione della piscina di Siloe e questo ha portato ad approfondire meglio la storia della struttura. La piscina era parte della struttura del Tempio di Gerusalemme. Vi erano piscine inferiori e superiori, a Siloe, per cui il complesso, in passato, doveva essere molto più grande. La piscina tuttora esistente si trova accanto a quella ricostruita durante il periodo bizantino.
La cosiddetta piscina di Siloe ha forma trapezoidale e mostra dalle tre alle cinque fasi di ristrutturazione. Nello scavo gli archeologi hanno rinvenuto monete del periodo della prima guerra giudaica (66-70 d.C.) che suggeriscono che la piscina fu in funzione per almeno otto secoli. L'iscrizione trovata in situ è stata datata al 701 a.C. ed è stata scolpita su una lastra di pietra di 1,32 metri di larghezza e 0,21 metri di altezza. Essa riporta le fasi finali e le misure della costruzione, ma non menziona né re Ezechia né Sennacherib.
In base alla tipologia di roccia del tunnel di Gerusalemme, i geologi Amihai Sneh, Eyal Shalev e Ram Winberger pensano che il tunnel sia stato scavato in quattro anni. Il che stride con la tradizione che vuole Gerusalemme sotto assedio o in procinto di esserlo, quando il tunnel venne realizzato, anche se la Bibbia non specifica il tempo intercorso tra la minaccia portata dagli Assiri e l'assedio vero e proprio.
I ricercatori stanno ancora discutendo sulla datazione del tunnel che alimentava la piscina di Siloe. Ronny Reich ed Eli Shukron sostengono che la costruzione potrebbe essere anteriore a quanto si è creduto finora, forse nei primi anni del IX-VIII secolo a.C.. Gli stessi studiosi sono convinti che il punto di partenza del tunnel di Ezechia si trova nei pressi della sala rotonda della piscina scavata nella roccia, dove sbocca un altro tunnel, il tunnel IV. Qui è presente una particolarità: una parete spianata come per contenere un'iscrizione. La somiglianza tra questa parete e l'iscrizione trovata nella piscina di Siloe supporta, secondo gli studiosi, l'ipotesi che proprio qui iniziasse il cosiddetto tunnel di Ezechia. Tunnel la cui fine sarebbe stata contrassegnata dal luogo dove è stata trovata l'iscrizione di Siloe.
Una casa è stata costruita, inoltre, sulle macerie che hanno riempito, nel tempo, l'ingresso al tunnel IV. Parte della ceramica trovata tra le macerie è stata datata al IX-VIII secolo a.C., datazione antecedente, appunto, a quella in cui re Ezechia governava Gerusalemme.
Il tunnel resta, comunque, una delle attrattive più misteriose di Gerusalemme ed uno dei più antichi sistemi di approvvigionamento idrico. Archeologi e studiosi continuano a cercare risposte alle domande sulle origini e la storia del misterioso tunnel, ma avrebbero necessità di scavare di più nelle fondamenta di Gerusalemme.
Il tunnel è di circa 530 metri di lunghezza, il che lo rende, forse, il tunnel più lungo costruito nell'antichità. Quello di Euphalios, in Grecia, è lungo 335 metri. Serviva a fornire di acqua tutta Gerusalemme ed era noto persino in Egitto. Ezechia temeva che gli Assiri avrebbero stretto Gerusalemme in un lungo assedio e che i suoi cittadini avrebbero finito per morire di sete. Così fece scavare una serie di gallerie per evitare che ciò accadesse. Il tunnel collega la sorgente di Gihon con la piscina di Siloe.
Il tunnel di Ezechia (Foto: Daniel Wong) |
Il tunnel di Ezechia è stato utilizzato dagli abitanti di Gerusalemme per molti anni. Non si sa ancora di preciso quando ha smesso di fornire acqua alla città. Venne descritto per la prima volta in un testo moderno nel 1625, dallo scrittore e orientalista italiano Francesco Quaresmius, che aveva visitato la città.
Nel XIX secolo il tunnel è stato esplorato dal biblista americano Edward Robinson. Nel 1865 l'ufficiale britannico Charles Warren lo esplorò a sua volta, ma nessuno di loro riuscì a dare una descrizione dettagliata del sito. Warren credeva che fosse legato alla storia della piscina di Siloe che, forse, venne anch'essa scavata per ordine di re Ezechia.
Nel 1884 venne scoperta l'iscrizione della piscina di Siloe e questo ha portato ad approfondire meglio la storia della struttura. La piscina era parte della struttura del Tempio di Gerusalemme. Vi erano piscine inferiori e superiori, a Siloe, per cui il complesso, in passato, doveva essere molto più grande. La piscina tuttora esistente si trova accanto a quella ricostruita durante il periodo bizantino.
La cosiddetta piscina di Siloe ha forma trapezoidale e mostra dalle tre alle cinque fasi di ristrutturazione. Nello scavo gli archeologi hanno rinvenuto monete del periodo della prima guerra giudaica (66-70 d.C.) che suggeriscono che la piscina fu in funzione per almeno otto secoli. L'iscrizione trovata in situ è stata datata al 701 a.C. ed è stata scolpita su una lastra di pietra di 1,32 metri di larghezza e 0,21 metri di altezza. Essa riporta le fasi finali e le misure della costruzione, ma non menziona né re Ezechia né Sennacherib.
La piscina di Siloe |
I ricercatori stanno ancora discutendo sulla datazione del tunnel che alimentava la piscina di Siloe. Ronny Reich ed Eli Shukron sostengono che la costruzione potrebbe essere anteriore a quanto si è creduto finora, forse nei primi anni del IX-VIII secolo a.C.. Gli stessi studiosi sono convinti che il punto di partenza del tunnel di Ezechia si trova nei pressi della sala rotonda della piscina scavata nella roccia, dove sbocca un altro tunnel, il tunnel IV. Qui è presente una particolarità: una parete spianata come per contenere un'iscrizione. La somiglianza tra questa parete e l'iscrizione trovata nella piscina di Siloe supporta, secondo gli studiosi, l'ipotesi che proprio qui iniziasse il cosiddetto tunnel di Ezechia. Tunnel la cui fine sarebbe stata contrassegnata dal luogo dove è stata trovata l'iscrizione di Siloe.
Una casa è stata costruita, inoltre, sulle macerie che hanno riempito, nel tempo, l'ingresso al tunnel IV. Parte della ceramica trovata tra le macerie è stata datata al IX-VIII secolo a.C., datazione antecedente, appunto, a quella in cui re Ezechia governava Gerusalemme.
Il tunnel resta, comunque, una delle attrattive più misteriose di Gerusalemme ed uno dei più antichi sistemi di approvvigionamento idrico. Archeologi e studiosi continuano a cercare risposte alle domande sulle origini e la storia del misterioso tunnel, ma avrebbero necessità di scavare di più nelle fondamenta di Gerusalemme.
Fonti:
biblicalarchaeology.org
coastdaylight.com/hez1.html
bibleplaces.com/heztunnel
biblicalarchaeology.org
coastdaylight.com/hez1.html
bibleplaces.com/heztunnel
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