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Uno degli aurei trovati nel retrobottega recentemente scavato (Foto: campaniasuweb.it) |
Archeologi italiani e francesi hanno scoperto
quattro scheletri e tre monete d'oro tra le rovine di un'antica bottega alla periferia di Pompei. Gli scheletri appartengono ad individui
giovani, tra i quali vi è un
adolescente probabilmente di sesso femminile, che perirono nel retrobottega durante l'
eruzione del Vesuvio del 79 d.C.
Tra le ossa gli archeologi hanno trovato tre monete d'oro,
tre aurei datati
tra il 74 e il 77-79 d.C., un
ciondolo a forma di fiore in foglia d'oro ed una
collana. Lo scavo in questa e in una bottega vicina sono iniziati nel maggio scorso e si sono estesi ad una necropoli nella zona di
Porta Ercolano. Gli archeologi stanno cercando di capire quale attività venisse svolta nella bottega, nella quale sono state identificate
tracce di una precedente fase di utilizzo. L'ambiente è dotato di un
forno verticale dove, a detta degli archeologi, forse venivano forgiati oggetti in bronzo. Si tratta, al momento, di un
unicum a Pompei. La bottega è stata saccheggiata da scavatori clandestini già all'indomani dell'eruzione del Vesuvio, scavatori che, probabilmente, andavano in cerca di tesori sepolti sotto la coltre di cenere. Le monete e il ciondolo a forma di fiore in oro, a quanto pare, sono sfuggiti alla razzia.
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La cava scoperta all'interno di una delle botteghe (Foto: napolipost.com) |
Anche l'esplorazione di una seconda bottega, verso la porta della città, ha rivelato una interessante stratigrafia che narra le ultime fasi dell'esercizio commerciale, quando l'intero edificio era in fase di restauro. Una delle stanze che si affacciano direttamente sulla strada era utilizzata, probabilmente, come
cava di materiale. Al centro un
pozzo circolare del diametro di 1,75 metri, scavato nel terreno ed accessibile tramite dei gradini, anch'essi scavati nel terreno, che doveva servire per l'
estrazione del materiale, anche se per molti versi questa struttura rimane un mistero. Sul fondo del pozzo è stato individuato uno
strato di tufo friabile che ha scoraggiato gli antichi scavatori che hanno, di conseguenza, abbandonato la struttura prima di riempirla nuovamente.
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Gli scheletri rinvenuti nel retrobottega durante gli scavi recenti a Pompei (Foto: napolipost.it) |
In un altro scavo, nella
necropoli di Porta Ercolano, scoperta un anno fa, è avvenuto un ritrovamento eccezionale: una
sepoltura di IV secolo a.C. di un adulto, sepolto in una
tomba a cassa in lastre di calcare, completa di corredo di
vasi funerari. Si tratta di un notevole contributo alle rare testimonianze funerarie dell'
epoca pre-romana. Lo scheletro trovato appartiene ad un individuo adulto, probabilmente di sesso maschile, deposto sul dorso. Accanto alle braccia ed ai piedi vi erano almeno sei vasi dipinti di nero.
Fonti:
abcnewsgo.com
Il Mattino
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