sabato 16 luglio 2016

Aversa, scoperto parte del percorso dell'acquedotto del Serino

L'ingresso dell'acquedotto del Serino appena scoperto
ad Aversa (Foto: pupia.tv)
A seguito di lavori di bonifica dell'area di via Cappuccini è stato portato alla luce, ad Aversa, l'antico acquedotto del Serino. La pulizia dell'area è avvenuta ad opera di Campania Ambiente (società della Regione Campania). Grazie ad un finanziamento regionale ottenuto dalla Città di Aversa.
Grazie a questa opera di bonifica un pezzo dell'acquedotto del Serino riemerge dall'oblio nascosto da rovi ed erbacce dietro al quale si celava.
La scoperta eccezionale è avvenuta quasi per caso: i lavoratori di Campania Ambiente stavano bonificando l'area dall'incuria e sporcizia che la fa da padrona.
L'antico punto di arrivo dell'acquedotto di Serino per Aversa si trova proprio in via Cappuccini, di fronte a ciò che resta dell'antica facciata della chiesa conventuale. Una zona che oggi è spesso ricettacolo di rifiuti e nei cui pressi sorge una delle due isole ecologiche cittadine gestite dalla Senesi.
L'acquedotto romano del Serino fu costruito in epoca augustea per risolvere il problema dell'approvvigionamento idrico della città di Napoli. La grandiosa opera di ingegneria idraulica partiva dalla sorgente del Serino, posta nei pressi del monte Terminio, e giungeva fino alla Piscina Mirabilis, a Miseno: un percorso di 96 chilometri. L'acquedotto riforniva 8 città e svariate villae. Comprese le diramazioni, dunque, si arrivava a 140 chilometri di percorso, che rendevano l'acquedotto il più lungo costruito fino al V secolo d.C.
Per gran parte del percorso l'acquedotto correva all'aperto su arcate in laterizio, delle quali resta traccia a Napoli nella zona dei Ponti Rossi. Questa struttura era l'accesso settentrionale della condotta alla città.

Fonte:
pupia.tv

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