venerdì 23 giugno 2017

Egitto: una protesi per la figlia del sacerdote

La protesi per alluce trovata in una sepoltura femminile a Luxor
(Foto: Matjaz Kacicnik)
Una protesi in legno, probabilmente la più antica al mondo, creata nell'antico Egitto per supportare l'alluce di una mummia è stata esaminata dagli egittologi dell'Università di Basilea. La protesi ha quasi 3000 anni di storia ed è stata scoperta in una sepoltura femminile nella necropoli di Sheikh 'Abd el-Qurna, vicino Luxor.
La protesi è stata studiata con l'ausilio di una microspia elettronica, con la tecnologia a raggi x e con altri moderni mezzi che hanno svelato che l'alluce in legno della protesi venne più volte riparata, mentre era in uso alla sua proprietaria, figlia di un sacerdote. I ricercatori hanno anche classificato i materiali utilizzati per la costruzione della protesi ed il metodo con il quale questo supporto, altamente sofisticato per l'epoca, è stato prodotto.
La zona dello scavo nella necropoli di Sheikh 'Abd el-Qurna
(Foto: Matjaz Kacicnik)
La protesi è la dimostrazione della straordinaria abilità dell'artigiano che l'ha modellata, che doveva avere molta dimestichezza con le estremità umane. La cinghia che agganciava il supporto al resto del piede era molto robusta e la protesi possedeva una buona mobilità. L'accuratezza nella creazione della protesi nonché la sua notevole, per l'epoca, comodità d'uso ed anche il riguardo all'estetica sono la dimostrazione che la proprietaria poteva contare su specialisti altamente qualificati.
La protesi risale alla prima Età del Ferro. Giaceva in una tomba scavata nella roccia, in una cappella sepolcrale saccheggiata già nell'antichità, nella necropoli di Sheikh 'Abd el-Qurna, ad ovest di Luxor. Questa cappella fa parte di un gruppo di tombe monumentali scavate nella roccia nel tardo XV secolo a.C., edificate per una ristretta cerchia di individui appartenenti all'elite della popolazione egizia, vicinissima alla famiglia reale. Gli studiosi dell'Università di Basilea stanno studiando questa necropoli ed i ritrovamenti che essa va restituendo dal 2015.
Le sepolture più antiche di Sheikh 'Abd el-Qurna datano al II millennio a.C., mentre la necropoli ebbe il suo apogeo nel XV secolo a.C.. Molte di queste sepolture scavate nella roccia sono state utilizzate più volte e rimaneggiate durante il I millennio a.C.. Più tardi, poi, hanno svolto la funzione di abitazioni per la gente del luogo, un processo iniziato con i primi eremiti cristiani e terminato soltanto nel XX secolo.

Fonte:
pasthorizonspr.com

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