Il tessuto tinto con sostanze resistenti ai lavaggi trovato in Israele (Foto: Clara Amit, Israel Antiquities Authority) |
Gli archeologi dell'Università di Tel Aviv hanno rivelato che i campioni di stoffa trovati di recente nel deserto israeliano sono la prima prova finora rinvenuta nella regione di tintura vegetale di un tessuto. I campioni di stoffa sono stati rinvenuti nelle vicinanze di alcune miniere di rame nel deserto di Arava, dove il minerale veniva estratto in larga scala. Si pensa che il tessuto risalga ad un periodo compreso tra il XIII e il X secolo a.C.
Il tessuto analizzato rivela l'esistenza di un'industria tessile piuttosto sofisticata ed una società profondamente gerarchizzata. Lo studio è stato condotto dal Dottor Erez Ben-Yosef del Dipartimento di archeologia e culture del Vicino Oriente e dalla Dottoressa Naama Sukenik, della Israel Antiquities Authority. Il periodo al quale appartiene la tessitura e la tintura del tessuto fu caratterizzato dall'emergere di diversi regni locali in sostituzione dell'egemonia egizia sul territorio. Il colore che caratterizza il tessuto era resistente ai lavaggi e questo non fa che rafforzare l'ipotesi che vi era già all'epoca una classe emergente molto interessata a vestirsi secondo i dettami della moda e che, inoltre, aveva i mezzi per partecipare agli scambi commerciali su lunga distanza.
La ricerca suggerisce che il sofisticato processo di tintura del tessuto abbia coinvolto piante quali la robbia, responsabile del colore rosso del tessuto, e la isadis tinctoria, responsabile della colorazione blu, poste a bollire con l'aggiunta di allume, miscela che avrebbe creato un legame chimico tra tessuti e tintura, rendendo quest'ultima resistente ai lavaggi. Le piante utilizzate erano conosciute nell'antichità come fonti di coloranti organici e servivano per creare elaborati vestiti anche durante il periodo romano.
Per costringere molte persone a prestare la loro manodopera nelle pericolose miniere nel deserto, vi era sicuramente una forte élite di governo, che si abbigliava con vestiti di squisita fattura. I tessuti colorati, di cui i frammenti ritrovati sono un esempio, non erano un prodotto locale. Le piante con le quali venivano tinti necessitavano di notevoli quantità di acqua per proliferare e sicuramente erano originarie delle sponde del Mediterraneo.
Il tessuto analizzato rivela l'esistenza di un'industria tessile piuttosto sofisticata ed una società profondamente gerarchizzata. Lo studio è stato condotto dal Dottor Erez Ben-Yosef del Dipartimento di archeologia e culture del Vicino Oriente e dalla Dottoressa Naama Sukenik, della Israel Antiquities Authority. Il periodo al quale appartiene la tessitura e la tintura del tessuto fu caratterizzato dall'emergere di diversi regni locali in sostituzione dell'egemonia egizia sul territorio. Il colore che caratterizza il tessuto era resistente ai lavaggi e questo non fa che rafforzare l'ipotesi che vi era già all'epoca una classe emergente molto interessata a vestirsi secondo i dettami della moda e che, inoltre, aveva i mezzi per partecipare agli scambi commerciali su lunga distanza.
La ricerca suggerisce che il sofisticato processo di tintura del tessuto abbia coinvolto piante quali la robbia, responsabile del colore rosso del tessuto, e la isadis tinctoria, responsabile della colorazione blu, poste a bollire con l'aggiunta di allume, miscela che avrebbe creato un legame chimico tra tessuti e tintura, rendendo quest'ultima resistente ai lavaggi. Le piante utilizzate erano conosciute nell'antichità come fonti di coloranti organici e servivano per creare elaborati vestiti anche durante il periodo romano.
Per costringere molte persone a prestare la loro manodopera nelle pericolose miniere nel deserto, vi era sicuramente una forte élite di governo, che si abbigliava con vestiti di squisita fattura. I tessuti colorati, di cui i frammenti ritrovati sono un esempio, non erano un prodotto locale. Le piante con le quali venivano tinti necessitavano di notevoli quantità di acqua per proliferare e sicuramente erano originarie delle sponde del Mediterraneo.
Fonte:
pasthorizonspr.com
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