sabato 26 agosto 2017

Agrigento, trovate tracce di vino dell'Età del Rame

I vasi in cui è stata individuata la presenza di vino dell'Età del Rame
(Foto: Danide Tanasi, University of South Florida)
Studiosi dell'Università della Florida hanno affermato, grazie ad alcune analisi chimiche condotte su resti in ceramica, che la vinificazione in Italia possa essere avvenuta molto prima di quanto si sia creduto finora. E' stato trovato, infatti, un grande vaso dell'Età del Rame (inizi del IV millennio a.C.) recante tracce che, ad un'analisi chimica approfondita, si sono rivelate essere di vino.
Si tratta di una scoperta significativa poiché si tratta della prima scoperta di residuo di vinificazione di tutta la preistoria italiana. Secondo la tradizione la viticultura e la produzione del vino si sono sviluppate, in Italia, intorno alla media Età del Bronzo (1300-1100 a.C.), come è stato rilevato dal recupero di alcuni semi di uva.
Il responsabile dello studio, Davide Tanasi, dell'Università della Florida meridionale a Tampa, ha individuato, grazie all'analisi chimica, tracce di vino su ceramica non smaltata dell'Età del Rame rinvenuta sul Monte Kronio, nei pressi di Agrigento, in Sicilia. Tanasi e il suo team di studiosi hanno rilevato, sul reperto, la presenza di acido tartarico e del sale di sodio, che si sviluppano naturalmente durante il processo di vinificazione. Si tratta di una scoperta rara, poiché per poter rilevare i due elementi bisogna disporre di antiche ceramiche intatte. Al momento gli studiosi stanno cercando di scoprire se il vino contenuto nel reperto era rosso o bianco.

Fonte:
University of South California

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