Israele, gli archeologi al lavoro nella grotta di Raqefet (Foto: Danai Nadel, University of Haifa) |
Un team internazionale di scienziati ha scoperto e individuato, dai residui presenti in alcuni mortai utilizzati dalla cultura seminomade dei Natufiani, le prove di un processo di fabbricazione della birra. La scoperta è avvenuta nei pressi di una necropoli nella grotta di Raqefet, nelle montagne di Carmel, vicino Haifa, in Israele.
Il ritrovamento fa il paio con una notizia che, nel luglio di quest'anno, è arrivata dal nordest della Giordania, dove sono stati scoperti i resti carbonizzati di una sorte di pane, risalente ad un lasso temporale che va dagli 11000 ai 14000 anni fa, quando nella regione era presente la cultura natufiana. Gli scienziati ritengono che i residui di birra trovati in Israele risalgano ad un periodo ancora più antico, tra gli 11600 e i 13700 anni fa.
Gli archeologi hanno anche trovato i resti di pietre levigate, nei pressi delle grotte di Raqefet. Queste pietre servivano a macinare ben sette specie di piante, tra le quali, frumento, orzo, avena, legumi e lino. La birra era probabilmente ottenuta dalla fermentazione di frumento o di orzo e veniva utilizzata nei rituali di 13000 anni fa.
Dopo diverse analisi, i ricercatori hanno ipotizzato che il "birrificio" natufiano abbia utilizzato un processo in tre fasi: produzione da amido di frumento o di orzo attraverso la germinazione del grano; frantumazione del grano e, infine, fermentazione attraverso l'ausilio di un elemento lievitante. Per verificare questa ipotesi, i ricercatori hanno ricreato il procedimento in laboratorio. Si tratterebbe di una sorta di sottile poltiglia o farinata, piuttosto che di quella che conosciamo ed apprezziamo oggi come birra.
I Natufiani furono i primi a coltivare i cereali. La birra era parte integrante di riti e feste, un meccanismo di regolamentazione sociale in società fortemente gerarchizzate. La grotta nella quale sono stati scoperti i resti di birra è stata scoperta nel 1956 e scavata dal 1970 al 1976 e poi ancora nel 2004 da archeologi israeliani dell'Università di Haifa.
I ricercatori hanno anche scavato una zona di sepoltura, all'interno della grotta, contenente i resti di circa 30 persone attorniate da piccoli reperti quali utensili in selce, ossa di animali e strumenti in pietra oltre alla presenza di circa 100 mortai. Alcuni degli scheletri sono piuttosto ben conservati e potranno fornire elementi utili, attraverso l'esame del Dna, allo studio della società e dello stile di vita dei Natufiani. I ricercatori pensano che la produzione di birra fosse finalizzata a scopi religiosi, poiché le tracce della sua produzione sono stati trovati nei pressi di una necropoli.
Il ritrovamento fa il paio con una notizia che, nel luglio di quest'anno, è arrivata dal nordest della Giordania, dove sono stati scoperti i resti carbonizzati di una sorte di pane, risalente ad un lasso temporale che va dagli 11000 ai 14000 anni fa, quando nella regione era presente la cultura natufiana. Gli scienziati ritengono che i residui di birra trovati in Israele risalgano ad un periodo ancora più antico, tra gli 11600 e i 13700 anni fa.
Gli archeologi hanno anche trovato i resti di pietre levigate, nei pressi delle grotte di Raqefet. Queste pietre servivano a macinare ben sette specie di piante, tra le quali, frumento, orzo, avena, legumi e lino. La birra era probabilmente ottenuta dalla fermentazione di frumento o di orzo e veniva utilizzata nei rituali di 13000 anni fa.
Israele, sepoltura umana scoperta nella grotta di Raqefet (Foto: Dani Nadel, CC-BY-SA) |
I Natufiani furono i primi a coltivare i cereali. La birra era parte integrante di riti e feste, un meccanismo di regolamentazione sociale in società fortemente gerarchizzate. La grotta nella quale sono stati scoperti i resti di birra è stata scoperta nel 1956 e scavata dal 1970 al 1976 e poi ancora nel 2004 da archeologi israeliani dell'Università di Haifa.
I ricercatori hanno anche scavato una zona di sepoltura, all'interno della grotta, contenente i resti di circa 30 persone attorniate da piccoli reperti quali utensili in selce, ossa di animali e strumenti in pietra oltre alla presenza di circa 100 mortai. Alcuni degli scheletri sono piuttosto ben conservati e potranno fornire elementi utili, attraverso l'esame del Dna, allo studio della società e dello stile di vita dei Natufiani. I ricercatori pensano che la produzione di birra fosse finalizzata a scopi religiosi, poiché le tracce della sua produzione sono stati trovati nei pressi di una necropoli.
Nessun commento:
Posta un commento