Giordania, resti di un contenitore in argilla trovati negli scavi di Munqata'a (Foto: Università Jagellonica di Cracovia) |
Gli archeologi dell'Università di Cracovia hanno scoperto un insediamento neolitico nel sud della Giordania. La scoperta è stata fatta in una parte montagnosa del territorio giordano mai esplorato prima. Si tratta di Munqata'a, l'insediamento più orientale associato al tardo Neolitico finora rinvenuto. Il responsabile della spedizione è il Professor Piotr Kolodziejczyk.
L'insediamento presenta dei muri in pietra che circondavano un edificio di una certa importanza, forse un tempio o la casa di qualcuno molto in vista nella comunità dell'epoca. Intorno alle mura gli archeologi hanno trovato molti manufatti quali smerigliatrici, punte di freccia, un'enorme quantità di ceramica come vasi utilizzati, con tutta probabilità, per lo stoccaggio delle merci.
Il luogo del ritrovamento si trova in una regione montagnosa di non facile accesso. La discesa a valle è garantita solamente da un ripido sentiero, che è stato quello che hanno dovuto percorrere gli archeologi per trasportare attrezzature, cibo e rifornimenti idrici. A valle si ritiene che si sia sviluppata, un tempo, una fiorente pastorizia.
Gli archeologi polacchi stanno conducendo dal 2017 ricerche sia presso Munqata'a che presso un altro sito, Faysaiyya, nel deserto vicino Shawbak, dove esisteva un insediamento ed un centro economico. Sono stati trovati muri in pietra, degli ambienti e altre strutture risalenti all'Età del Rame (Calcolitico).
L'insediamento presenta dei muri in pietra che circondavano un edificio di una certa importanza, forse un tempio o la casa di qualcuno molto in vista nella comunità dell'epoca. Intorno alle mura gli archeologi hanno trovato molti manufatti quali smerigliatrici, punte di freccia, un'enorme quantità di ceramica come vasi utilizzati, con tutta probabilità, per lo stoccaggio delle merci.
Il luogo del ritrovamento si trova in una regione montagnosa di non facile accesso. La discesa a valle è garantita solamente da un ripido sentiero, che è stato quello che hanno dovuto percorrere gli archeologi per trasportare attrezzature, cibo e rifornimenti idrici. A valle si ritiene che si sia sviluppata, un tempo, una fiorente pastorizia.
Gli archeologi polacchi stanno conducendo dal 2017 ricerche sia presso Munqata'a che presso un altro sito, Faysaiyya, nel deserto vicino Shawbak, dove esisteva un insediamento ed un centro economico. Sono stati trovati muri in pietra, degli ambienti e altre strutture risalenti all'Età del Rame (Calcolitico).
Fonte:
scienceinpoland.pap.pl
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