Il ritratto marmoreo del bambino (Foto: P. Vladkova) |
Il ritratto in marmo di un bambino, risalente al III secolo d.C. è tra i reperti più interessanti degli scavi archeologici del 2019 di un campo romano presso la città di Novae, vicino all'attuale città bulgara di Svishtov.
Il campo militare romano, la fortezza e la città di Novae si ergono nel punto più meridionale del fiume Danubio. Sono stati il quartier generale della Legio I Italica dal 69 d.C. fino al 430 d.C.. Per diversi anni fu una delle principali roccaforti dell'impero Bizantino e si trovò successivamente ad essere avamposto di frontiera dell'impero romano orientale.
Il campo romano divenne, nella tarda antichità un centro urbano sede di un vescovato. Come città sopravvisse fino al VII secolo d.C., quando venne distrutta dalle invasioni barbariche di Avari e Slavi. La testa marmorea del bambino risalirebbe alla prima metà del III secolo d.C., almeno in base alle sue caratteristiche e allo studio dello strato archeologico in cui è stato trovato. Finora sono state rinvenute due teste di marmo di bambini simili a quella appena trovata ed entrambe facevano parte di gruppi statuari di bambini intenti al gioco.
Un altro ritrovamento intrigante effettuato all'inizio dell'anno in corso è stato il ritrovamento, a Novae, di un vaso da notte. Il reperto è stato rinvenuto nella parte meridionale di una villa romana, in un'area che, con tutta probabilità, ospitava le camere da letto della casa. Il vaso da notte è in argilla, dell'altezza di circa 50 centimetri. Ha un fondo ben fatto ma manca di un manico. Gli archeologi pensano che potesse essere usato dai bambini. La villa romana in cui è stato rinvenuto aveva anche delle latrine situate nell'angolo sudoccidentale e collegate a diversi canali.
Fonte:
archaeologyinbulgaria.com
Il campo militare romano, la fortezza e la città di Novae si ergono nel punto più meridionale del fiume Danubio. Sono stati il quartier generale della Legio I Italica dal 69 d.C. fino al 430 d.C.. Per diversi anni fu una delle principali roccaforti dell'impero Bizantino e si trovò successivamente ad essere avamposto di frontiera dell'impero romano orientale.
Il campo romano divenne, nella tarda antichità un centro urbano sede di un vescovato. Come città sopravvisse fino al VII secolo d.C., quando venne distrutta dalle invasioni barbariche di Avari e Slavi. La testa marmorea del bambino risalirebbe alla prima metà del III secolo d.C., almeno in base alle sue caratteristiche e allo studio dello strato archeologico in cui è stato trovato. Finora sono state rinvenute due teste di marmo di bambini simili a quella appena trovata ed entrambe facevano parte di gruppi statuari di bambini intenti al gioco.
Bulgaria, il vaso da notte trovato a Novae (Foto: P. Vladkova) |
Fonte:
archaeologyinbulgaria.com
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