sabato 17 agosto 2019

Grecia, continuano le scoperte a Despotiko

Despotiko, scavi nell'area del santuario di Apollo
(Foto: Eforato delle Antichità delle Cicladi)
Nuovi ritrovamenti completano il quadro sull'architettura degli edifici intorno al tempio di Apollo sull'isola disabitata di Despotiko, ad ovest di Antiparos, in Grecia. Lo scavo si è focalizzato sull'area che circonda il tempio ed anche sugli edifici limitrofi. Fruttuosi sono stati anche gli scavi condotti sull'isolotto di Tsimintiri.
Tsimintiri si trova tra Antiparos e Despotiko e, in antico, era unita con Despotiko e, forse, anche con Antiparos. Nel 2011 sono stati trovati i resti di quattro edifici mentre quest'anno le ricerche sono continuate nella parte nordorientale dell'isolotto.
Il sito della Mandra sull'isola di Despotiko ospita un santuario, un vasto complesso dedicato ad Apollo, che raggiunse il suo apice durante il periodo Tardo Arcaico, particolarmente nel VI secolo a.C. Despotiko è una piccola isola ad ovest di Antiparos ed è una nota meta turistica. Qui gli scavi sono iniziati circa venti anni fa.
Despotiko, una delle ceramiche ritrovate nell'area templare
(Foto: Eforato delle Antichità delle Cicladi)
Gli scavi di quest'anno sono stati particolarmente utili per lo studio della topografia e dell'organizzazione del santuario arcaico. La ricerca continua nella zona a sud del tempio arcaico, dove si indagano i servizi ausiliari del santuario, il cosiddetto complesso orientale. Nel 2017 sono tornati alla luce dodici ambienti che si sviluppano su una superficie totale di 180 metri quadrati. Quest'anno è stato parzialmente scavato un altro grande spazio delle dimensioni di 12 x 3 metri, probabilmente un cortile.
Negli scavi sono emersi numerosi reperti ceramici del periodo arcaico e classico: vasi, bacini, bottiglie, lucerne ed anfore. Sono stati trovati anche oggetti metallici, tutti attribuibili al VI secolo a.C. Sotto le stanze occidentali del complesso monumentale è stato scoperto un edificio a due piani di forma rettangolare, con dimensioni visibili di 8 x 3,20 metri, risalente anch'esso al VI secolo a.C., all'interno del quale gli archeologi hanno rinvenuto, nella loro posizione originale, una griglia quadrangolare ed una pentola.
Despotiko, frammento di pithos con scena di danza
(Foto: Eforato delle Antichità delle Cicladi)
Gli archeologi sono sicuri che il sito di Despotiko era edificato prima del VI secolo a.C. A nordest è stato rinvenuto un altro edificio, chiamato "edificio T", delle dimensioni di 7,80 x 7,45 metri, composto da due camere con ingressi indipendenti ed un cortile davanti a ciascuna di esse.
Il cosiddetto "edificio P" è stato completamente scavato e si è scoperto che si compone di quattro camere. La sua costruzione risale al tardo VI secolo a.C. ma la fase principale del suo utilizzo è collocata al V secolo a.C. Notevole attenzione è stata dedicata al cosiddetto "edificio G" nella cui sezione ovest è stato rinvenuto un nuovo edificio, una costruzione precedente, chiamata "edificio Y" che si estendeva su una superficie di 7,70 x 6,10 metri con un ingresso posto a sud e pareti spesse un metro.
Tra le scoperte dello scorso anno è da ricordare il frammento della testa di un kouros arcaico, il frammento della caviglia di un altro kouros e frammenti di due pithos con decoro a rilievo, uno dei quali raffigura un guerriero, mentre l'altro mostra una scena di danza.

Fonte:
Tornos News

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