Gli archeologi hanno identificato una grande strada, a Gerusalemme, costruita da Ponzio Pilato, prefetto romano della Giudea, famoso per la supervisione del processo e della crocifissione di Gesù. La strada ha una lunghezza di quasi 600 metri e collegava, probabilmente la piscina di Siloam, il luogo dove i pellegrini potevano fare il bagno e approvvigionarsi di acqua fresca, al Monte del Tempio, il luogo più santo dell'ebraismo.
Le prove archeologiche sull'attribuzione a Ponzio Pilato sono piuttosto scarne e gettano un po' di luce sulle azioni del prefetto e sulla sua personalità abbastanza sensibile ai bisogni religiosi dei pellegrini e degli abitanti di Gerusalemme.
Gli archeologi conoscevano già dal secolo scorso l'esistenza di una strada ma non sapevano chi l'avesse costruita. I ricercatori della Israel Antiquities Authority e dell'Università di Tel Aviv hanno, pertanto, iniziato a scavare, rinvenendo decine di monete, l'ultima delle quali risalente al 30-31 d.C., un periodo in cui è attestata la presenza storica, quale prefetto della Giudea, di Ponzio Pilato. L'assenza di monete di anni successivi sta ad indicare che la maggior parte o tutta la costruzione della strada è completata quando Pilato rivestiva ancora la carica di prefetto.
"L'importanza di questa strada è evidente per le sue dimensioni e per la qualità del materiale e della costruzione, che hanno indubbiamente richiesto una forza lavoro piuttosto consistente, comprendente anche artigiani qualificati", hanno scritto i ricercatori. La strada era ampia almeno 8 metri e deve aver richiesto almeno 10.000 tonnellate di roccia calcarea per la sua costruzione.
Forse lo scopo della strada era quello di contribuire ad alleviare le tensioni tra Pilato e gli Ebrei ed anche per evidenziare meglio le capacità di governatore di Pilato, secondo Nahshon Szanton, archeologo della Israel Antiquities Authority.
Le prove archeologiche sull'attribuzione a Ponzio Pilato sono piuttosto scarne e gettano un po' di luce sulle azioni del prefetto e sulla sua personalità abbastanza sensibile ai bisogni religiosi dei pellegrini e degli abitanti di Gerusalemme.
Gli archeologi conoscevano già dal secolo scorso l'esistenza di una strada ma non sapevano chi l'avesse costruita. I ricercatori della Israel Antiquities Authority e dell'Università di Tel Aviv hanno, pertanto, iniziato a scavare, rinvenendo decine di monete, l'ultima delle quali risalente al 30-31 d.C., un periodo in cui è attestata la presenza storica, quale prefetto della Giudea, di Ponzio Pilato. L'assenza di monete di anni successivi sta ad indicare che la maggior parte o tutta la costruzione della strada è completata quando Pilato rivestiva ancora la carica di prefetto.
"L'importanza di questa strada è evidente per le sue dimensioni e per la qualità del materiale e della costruzione, che hanno indubbiamente richiesto una forza lavoro piuttosto consistente, comprendente anche artigiani qualificati", hanno scritto i ricercatori. La strada era ampia almeno 8 metri e deve aver richiesto almeno 10.000 tonnellate di roccia calcarea per la sua costruzione.
Forse lo scopo della strada era quello di contribuire ad alleviare le tensioni tra Pilato e gli Ebrei ed anche per evidenziare meglio le capacità di governatore di Pilato, secondo Nahshon Szanton, archeologo della Israel Antiquities Authority.
Fonte:
Live Science
Live Science
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