mercoledì 20 novembre 2019

Una mummia di gatto che erano...tre!

La mummia di gatto esaminata dai ricercatori
(Foto: Museo di Belle Arti di Rennes)
La scansione di un'antica mummia di gatto ha rivelato che il felino, mummificato, non era solo. La mummia, infatti, conteneva i resti parziali di tre gatti. Le mummie di gatto sono rare. Recentemente gli archeologi ne hanno trovate decine in alcune sepolture.
Nell'antico Egitto gli animali domestici erano comunemente sepolti con i loro proprietari. Il desiderio di preservare gli animali come offerte alle divinità ha portato, nel tempo, ad una vera e propria industria ed alla mummificazione di oltre 70 milioni di animali.
Un gruppo di ricercatori ha recentemente analizzato la mummia di un gatto risalente a 2500 anni fa, facente parte della collezione del Museo di Belle Arti di Rennes, in Francia. Gli scienziati hanno eseguito una tomografia computerizzata, un tipo di raggi X, per avere più chiaro ciò che c'era all'interno della mummia senza necessariamente svolgerla. In seguito hanno creato delle ricostruzioni in 3D digitali e trasparenti della mummia. Proprio queste scansioni hanno rivelato che l'antica mummia del felino era piena di sorprese.
Invece della testa del gatto, l'involucro analizzato conteneva una palla di tessuto. Mancava sia il cranio che le vertebre e le costole. All'interno, invece, erano presenti cinque ossa delle zampe posteriori di tre felini differenti. Le ossa sono apparse in parte decomposte e bucate dagli insetti sarcofagi, ha affermato Théophane Nicolas, un ricercatore che faceva parte del progetto di ricerca dell'Istituto Nazionale di Ricerca Archeologica Preventiva (Inrap) di Francia.
Le mummie dei felini più grandi erano offerte alle divinità ed erano anche molto costose. Altre mummie sono state confezionate in modo da apparire più grandi degli animali stessi e spesso molte di loro non contenevano tutti i resti degli animali mummificati ma, piuttosto, materiale organico quale la ghiaia. Non è ancora chiaro come mai la mummia di gatto analizzata custodisse i resti parziali di tre gatti diversi. I ricercatori ritengono che fosse una sorta di mummia falsa, confezionata da sacerdoti senza scrupoli.

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