sabato 18 aprile 2020

Bulgaria, scoperta la sedicesima chiesa di Cherven

Bulgaria, gli affreschi trovati nella chiesa di Cherven
(Foto: Museo Regionale di Storia di Ruse)
Una chiesa finora sconosciuta, risalente al medioevo, è stata rinvenuta nella città bulgara di Cherven, dopo tre stagioni di scavi. L'edificio religioso risale al XIV secolo e sulle pareti superstiti riporta scene di santi guerrieri.
La città di Cherven, nell'odierno distretto di Ruse, nel nordest della Bulgaria, fu uno dei centri urbani, religiosi ed economici del Secondo Impero Bulgaro (1185-1396/1422 d.C.). La sua storia è molto lunga in quanto conserva, al suo interno, le tracce di un antico insediamento dei Traci, una fortezza bizantina e diversi insediamenti risalenti al Primo Impero Bulgaro (680-1018 d.C.).
Durante il periodo del Secondo Impero Bulgaro e soprattutto nel XIV secolo, Cherven divenne una delle città più importanti della Bulgaria. Gli scavi archeologici sono cominciati nel 1910, sotto la direzione di Vasil Elatarski, uno degli storici ed archeologi bulgari più rinomati. Fino a poco tempo fa si riteneva che la città avesse avuto un totale di 15 chiese, poi è stata rinvenuta, recentemente, nella parte occidentale della città medioevale, l'attuale edificio religioso.
Bulgaria, veduta aerea degli scavi  della cittadella medioevale di Cherven
(Foto: Cherven.eu)
La scoperta della chiesa ha portato, contemporaneamente, alla scoperta degli affreschi parietali, sebbene frammentati, facenti parte di una sorta di drappeggio, nonché una scena parzialmente conservata con figure di santi guerrieri. Gli archeologi ed i restauratori hanno già provveduto a porre una copertura sugli affreschi della chiesa. L'area affrescata è di circa 12 metri quadrati ed attraverso lo studio delle antiche mura e dei dipinti, si è riusciti a datare la chiesa al XIV secolo. La chiesa è stata descritta come uno dei templi più rappresentativi della fortezza medioevale di Cherven.
L'abside della chiesa è orientato verso est, è lunga 13 metri e larga sette. Parte degli affreschi scoperti sono stati rimossi per il restauro, curato dall'archeologa Svetlana Velikova, che dovrebbe anche consentire di rafforzare le pareti per poterveli nuovamente collocare.
Contemporaneamente agli scavi della chiesa, gli archeologi hanno scavato anche una vicina necropoli e parti di una strada medioevale e degli adiacenti edifici. I ricercatori ritengono che le indagini archeologiche in quest'area possono chiarire importanti aspetti della pianificazione urbana della città di Cherven e gli eventi relativi alla conquista della fortezza da parte dei turchi ottomani.
Bulgaria, veduta aerea della chiesa di Cherven appena scoperta
(Foto: Ruse Regional Museum of History)
Finora a Cherven sono state rinvenute 80 iscrizioni medioevali su alcuni personaggi che contribuirono all'edificazione delle chiese, ben più di quelle presenti nella capitale del Secondo Impero Bulgaro, Veliko Tarnovo, dove ne sono state scoperte 60. Anche questa scoperta è una testimonianza dell'importanza di Cherven nel medioevo.
La Riserva Archeologica di Cherven si trova all'interno del Parco Naturale Rusenski Lom, lungo il canyon del fiume Cherni Lom, in un paesaggio magico. Le rovine si ergono su un'alta roccia mentre l'attuale Cherven, ricostruita dai sopravvissuti dopo la conquista ottomana, si trova nella gola del fiume. L'antica Cherven ha conosciuto una crescita urbana estremamente rapida dopo la liberazione della Bulgaria dal dominio bizantino nel 1185 d.C. Era sede del Metropolita di Cherven ed un centro artigianale. I Turchi conquistarono la città nel 1388 d.C. Dopo la conquista, Cherven conservò, per breve tempo, alcune funzioni amministrative ma ben presto cessò di essere un centro urbano importante.
L'antica città venne scavata per la prima volta nel 1910 e poi regolarmente dal 1961. Negli ultimi decenni gli scavi sono stati diretti da Stoyan Yordanov, del Museo Regionale di Storia di Ruse. Gli archeologi hanno scoperto, nell'antica città, un grande palazzo, mura fortificate che raggiungono i tre metri di larghezza, due passaggi sotterranei per l'approvvigionamento idrico, edifici amministrativi e residenziali, laboratori e strade. Tra gli edifici si è in particolare conservata una torre a tre piani, alta 12 metri, risalente al XIV secolo, presa a modello per la costruzione, nel 1930, della Torre di Baldovino a Veliko Tarnovo.

Fonte:
archaeologyinbulgaria.com

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