giovedì 16 aprile 2020

Israele, trovata la città perduta di Ziklag

Israele, statuetta bronzea del dio Baal che doveva avere un'arma nella
mano destra (Foto: The Hebrew University of Jerusalem)
Una rara statuetta del dio cananeo Baal ed un'altra di un vitello in bronzo sono state scoperte in Israele dagli archeologi della Macquarie University. I reperti risalgono a circa 3300 anni fa e sono emersi in una città perduta che si crede sia legata al re Davide, Ziklag, oggi Khirbet el-Rai.
Gli archeologi hanno scavato il sito in collaborazione con l'Università Ebraica di Gerusalemme e la Israel Antiquities Authority. La statua del dio cananeo Baal raffigura quest'ultimo intento a sterminare i nemici. Secondo la Bibbia, il re filisteo Achish di Gath diede Ziklag a Davide mentre era in fuga da re Saul. Più tardi, dopo la morte di Saul, Davide divenne re ad Hebron e Ziklag rimase in possesso del nascente regno di Giuda. La vera posizione della città è rimasta sconosciuta finora.
Israele, statuetta bronzea raffigurante un vitello
(Foto: 
The Hebrew University of Jerusalem)
Gli scavi degli archeologi hanno rivelato strati del XII-X secolo a.C., che coprono la fondazione cananea della città e le tracce del dominio filisteo e del regno di Giuda. Hanno anche trovato tracce di un grande incendio, mattoni di fango bruciati, cenere bianca, resti di legno bruciati e numerosi vasi in ceramica distrutti, il tutto a conferma del racconto biblico del saccheggio della città da parte degli Amalekiti.
Gli studiosi sono stati sempre divisi sulla collocazione geografica di Iklag, avendo a disposizione ben 12 potenziali siti che potevano verosimilmente vantare di essere l'antica città. Il sito di Khirbet el-Rai è, però, dal punto di vista cronologico il sito più accreditato e scavando gli archeologi hanno avuto certezza dell'importanza politica, economica e geografica della città.
Il sito presenta una ricchezza di manufatti tra i quali reperti in ceramica di fattura cananea, vasi per immagazzinare olio e vino, lampade ad olio, un santuario portatile e persino una grande spilla in bronzo. Gli archeologi hanno scoperto anche una serie di edifici monumentali sovrapposti e molti edifici domestici. Il primo degli edifici monumentali è stato completamente distrutto a parte una stanza piena di ossa bruciate e reperti che indicano che al momento della distruzione la città era abitata da una cultura sofisticata con connessioni internazionali.

Fonte:
lighthouse.mq.edu.au

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